Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha recentemente denunciato una presunta campagna di menzogne orchestrata dagli Stati Uniti, mirata a giustificare un’aggressione contro il suo Paese. Questa accusa è emersa durante il suo intervento alla riunione dell’Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America (Alba), tenutasi a Caracas il 15 gennaio 2025.
Fake news e accuse contro il venezuela
Maduro ha definito “fake news” le narrazioni diffuse dall’amministrazione statunitense, accusata di voler “colonizzare” l’America Latina e i Caraibi. Nel suo discorso, il presidente ha respinto varie affermazioni, tra cui quella secondo cui il Venezuela sarebbe responsabile dell’invio di persone con problemi di salute mentale negli Stati Uniti. Inoltre, ha negato con fermezza che il suo Paese possa essere considerato un centro di narcotraffico.
Rapporti internazionali e difesa della reputazione
Il presidente ha citato rapporti di enti internazionali come la DEA, l’Unione Europea, le Nazioni Unite e l’Organizzazione Mondiale delle Dogane, i quali, a suo dire, indicano che il Venezuela ha un ruolo irrilevante nella produzione e nel traffico di droga. Con queste dichiarazioni, Maduro ha cercato di difendere la reputazione del suo governo e di contrastare le accuse provenienti da Washington, sottolineando la necessità di una maggiore solidarietà tra i Paesi dell’America Latina per affrontare le sfide comuni.
Importanza dell’alleanza bolivariana
In questo contesto, il presidente ha ribadito l’importanza dell’Alleanza Bolivariana come strumento di cooperazione e unità tra le nazioni della regione, sottolineando che solo attraverso l’unione si possono affrontare le minacce esterne e costruire un futuro migliore per i popoli latinoamericani. La riunione ha rappresentato un momento cruciale per discutere strategie comuni e rafforzare i legami tra i membri dell’Alba, in un periodo di crescente tensione geopolitica.