La recente affermazione di José Antonio Kast, esponente del partito Repubblicano ultraconservatore, ha segnato una svolta storica per il Cile. Nelle elezioni tenutesi il 28 dicembre 2025, Kast ha ricevuto oltre 7,2 milioni di voti, diventando così il presidente più votato nella storia del Paese. Questo risultato non solo supera il precedente record stabilito da Sebastián Piñera nel 2017, ma supera anche il 56% ottenuto dal presidente uscente, Gabriel Boric, nel 2021.
Risultati del ballottaggio
Nel corso del ballottaggio, Kast ha conquistato il 58,2% delle preferenze, prevalendo nettamente su Jeannette Jara, candidata del Partito Comunista e di Unità per il Cile, che ha ottenuto il 41,7% dei voti, con il 98,53% dei seggi già scrutinati. La vittoria di Kast rappresenta un cambio di rotta significativo per la politica cilena, che negli ultimi anni ha visto un crescente polarizzarsi tra posizioni conservatrici e progressiste.
Reazioni e sfide future
Il risultato elettorale ha suscitato reazioni contrastanti all’interno del Paese e all’estero. Mentre i sostenitori di Kast celebrano il successo come un passo verso una maggiore stabilità e sicurezza, i critici temono un possibile arretramento sui diritti civili e sociali. La nuova presidenza di Kast avrà il compito di affrontare sfide cruciali, tra cui la gestione della crisi economica e le tensioni sociali che caratterizzano attualmente il Cile.
Osservazioni internazionali
Le prossime settimane saranno decisive per comprendere come il nuovo governo intenderà muoversi in un contesto politico così complesso e in evoluzione. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, pronta a reagire alle politiche che verranno adottate dalla nuova amministrazione.
