Una giovane colombiana di 24 anni è stata vittima di un grave episodio di violenza a Roma, nel centro storico, durante l’estate del 2024. La ragazza, in visita nella capitale, si è trovata in difficoltà dopo aver perso la strada per il suo hotel. A causa della mancanza di credito sul cellulare, non era in grado di utilizzare il navigatore satellitare. In cerca di aiuto, si è rivolta a un dipendente di un ristorante locale, il quale le ha offerto di utilizzare il Wi-Fi del locale.
La violenza subita
L’uomo, un peruviano di 45 anni, ha approfittato della situazione per versarle bevande alcoliche, portandola poi in un pub dove ha continuato a farla ubriacare. Dopo averla riaccompagnata al ristorante, ha messo in atto un piano di violenza, abusando della giovane e successivamente segregandola all’interno del locale.
La fuga e l’intervento della polizia
La ragazza è riuscita a scappare nel momento in cui il suo aggressore si è allontanato. In preda al panico e con i vestiti sporchi di vino e sangue, ha incontrato una pattuglia della Polizia Locale di Roma. Gli agenti, notando le condizioni disperate in cui si trovava, le hanno immediatamente fornito assistenza e hanno allertato i soccorso medici. Una volta al sicuro, la giovane ha raccontato la sua terribile esperienza, avviando così un’indagine da parte delle forze dell’ordine.
L’arresto e le conseguenze legali
L’operazione condotta dal Gruppo Centro della Polizia Locale ha portato all’arresto del 45enne, che ora si trova detenuto nel carcere di Rebibbia. La procura di Roma ha avviato le procedure necessarie per affrontare il caso, sottolineando la gravità delle accuse di stupro e sequestro. L’intervento tempestivo della polizia ha permesso di garantire la sicurezza della vittima e di avviare un’azione legale contro l’aggressore. Questo episodio evidenzia l’importanza della vigilanza e della prontezza degli agenti nel rispondere a situazioni di emergenza come questa.
