Tokyo aumenta gli investimenti per la difesa con un budget senza precedenti

Marianna Perrone

Dicembre 14, 2025

Il Giappone si prepara a destinare circa 9.000 miliardi di yen, equivalenti a circa 49 miliardi di euro, per il bilancio della difesa nell’anno fiscale 2026. Questa decisione, riportata da fonti governative all’agenzia Kyodo, rappresenta un significativo aumento rispetto al precedente record stabilito nel 2025. L’incremento è motivato dalle crescenti tensioni strategiche nel Pacifico e dalla richiesta esplicita degli Stati Uniti di un maggiore impegno finanziario da parte di Tokyo.

Il nuovo bilancio della difesa giapponese

La bozza del bilancio per il 2026, che segna il quarto anno del piano quinquennale da 43.000 miliardi di yen avviato nel 2023, sarà approvata entro la fine dell’anno dal governo conservatore guidato dalla premier Sanae Takaichi, in carica da ottobre 2023. Questo pacchetto di misure prevede investimenti mirati in capacità di deterrenza avanzata, compresi l’acquisto di missili ipersonici guidati, in grado di viaggiare a velocità superiori a Mach 5, e l’aggiornamento dei sistemi missilistici superficie-aria per intercettare minacce balistiche.

Tokyo, nel contesto di questa nuova strategia, intende anche sviluppare un sistema difensivo costiero denominato “Shield“, che utilizzerà droni aerei, di superficie e subacquei per attività di sorveglianza e intervento rapido. Questa svolta rappresenta un’accelerazione strategica senza precedenti per il Giappone, con Takaichi che ha già manifestato l’intenzione di raggiungere il 2% del PIL per la spesa militare nel 2025, due anni prima del previsto. Questa decisione segna una rottura con il tetto informale dell’1% che ha limitato gli stanziamenti a circa 5.000 miliardi di yen all’anno per decenni.

Le pressioni statunitensi e il contesto geopolitico

Gli Stati Uniti, che considerano la Cina come la principale minaccia alla loro egemonia, stanno esercitando pressioni affinché il Giappone si ponga un obiettivo ancora più ambizioso: destinare fino al 3,5% del PIL alla spesa militare, gran parte della quale sarebbe indirizzata all’acquisto di armamenti americani. Questa richiesta si inserisce in un contesto di crescente espansionismo da parte di Pechino nella regione dell’Indo-Pacifico, accompagnato da provocazioni come i test missilistici e nucleari della Corea del Nord.

L’approvazione del nuovo bilancio rappresenterebbe un ulteriore passo verso la trasformazione delle Forze di Autodifesa giapponesi in una struttura operativa moderna, allineata con l’evoluzione geopolitica della regione. Ciò avviene nonostante i vincoli imposti dalla Costituzione pacifista del Giappone, che da sempre limita le capacità militari del paese. Con queste nuove misure, il Giappone si prepara a rispondere in modo più incisivo alle sfide di sicurezza che emergono nel suo contesto regionale.

×