Un folto gruppo di persone con disabilità, insieme a operatori, accompagnatori e rappresentanti delle associazioni locali, ha preso parte al Giubileo delle persone con disabilità, tenutosi il 15 marzo 2025 presso l’Abbazia di Montecassino, situata in provincia di Frosinone. L’evento è stato organizzato nell’ambito del progetto GiÒ – Giubileo, Inclusione, Opportunità, promosso dalla cooperativa Exodus di Cassino e supportato dalla Regione Lazio in vista del Giubileo del 2025.
Un percorso di speranza e inclusione
La giornata ha rappresentato un momento cruciale di un progetto che pone al centro il tema della speranza, un concetto che, secondo i promotori, deve essere vissuto come un’esperienza tangibile di relazione e accoglienza. Il pellegrinaggio è iniziato con un’accoglienza calorosa all’interno dell’Abbazia, seguita da un incontro guidato dall’Abate di Montecassino, dom Luca Fallica. Durante il suo intervento, l’Abate ha invitato i presenti a riflettere sul cammino umano e spirituale della speranza, enfatizzando la sua capacità di trasformare l’angoscia in fiducia e la fiducia in pace. Dom Luca Fallica ha evidenziato come la speranza derivi dall’amore e dalle relazioni, sottolineando l’importanza di non affrontare il cammino della vita da soli, ma di farlo insieme, sostenuti da legami che accompagnano e custodiscono la vita.
Il valore della partecipazione
Luigi Maccaro, responsabile della cooperativa Exodus di Cassino, ha messo in evidenza come il progetto GiÒ stia creando opportunità concrete di partecipazione per le persone più vulnerabili. “La speranza si concretizza quando una persona avverte di avere un ruolo, di poter partecipare attivamente e di essere parte di una comunità”, ha dichiarato Maccaro. Questo messaggio rappresenta il cuore del percorso intrapreso. Durante l’evento, è stata molto apprezzata la testimonianza di Gaetano Torcinaro, rappresentante del Centro Sportivo Italiano. Torcinaro ha parlato dell’importanza dello sport come strumento di inclusione e speranza, sottolineando come il gioco condiviso e l’interazione tra persone con storie e fragilità diverse possano costituire un linguaggio universale che unisce.
Un futuro di fiducia
A chiudere l’incontro è stata Maria Cristina Tubaro, presidente della Consulta per i diritti delle persone con disabilità. Tubaro ha richiamato l’importanza di eventi come il Giubileo per generare una visione più serena e fiduciosa sul futuro. La sua riflessione ha sottolineato come tali momenti possano contribuire a creare un ambiente di maggiore accoglienza e comprensione, favorendo l’inclusione sociale e il rispetto dei diritti delle persone con disabilità.
L’evento ha rappresentato non solo un momento di celebrazione, ma anche un’occasione per riflettere sulle sfide e le opportunità legate all’inclusione delle persone con disabilità nella società contemporanea.
