Il portavoce del Programma Mondiale della Sanità (Oms) nei Territori Palestinesi, Rik Peeperkorn, ha reso noto che attualmente solo 18 dei 36 ospedali di Gaza stanno operando parzialmente, insieme al 43% dei centri di assistenza sanitaria primaria. Queste informazioni sono state diffuse dall’agenzia palestinese Wafa il 2 gennaio 2025.
Nonostante le notevoli difficoltà, l’ospedale Shifa, situato a Gaza City, ha ripreso parzialmente le sue attività. Tuttavia, Peeperkorn ha evidenziato una grave carenza di medicinali essenziali e forniture mediche necessarie per trattamenti cruciali, come quelli per le malattie cardiache, i trapianti di rene, l’emodialisi e le operazioni di terapia intensiva. “Anche se i tassi di approvazione per le forniture sono migliorati, il processo di invio di medicinali e attrezzature mediche a Gaza continua a essere lento e complesso”, ha dichiarato Peeperkorn.
Le difficoltà nel trasporto delle forniture mediche
L’Oms ha incontrato numerosi ostacoli nel tentativo di portare a Gaza reagenti di laboratorio e componenti essenziali per i macchinari. Molti articoli sono stati respinti a causa della loro classificazione come “a duplice uso”. Le forniture mediche necessitano di un’autorizzazione generale per entrare a Gaza e devono essere spedite rapidamente per soddisfare le esigenze urgenti dei pazienti. Peeperkorn ha messo in evidenza che “in questo contesto, la tempesta Byron ha colpito Gaza, aggravando le sofferenze delle famiglie già sfollate”.
Migliaia di persone si sono rifugiate in aree costiere che non dispongono di sistemi di drenaggio o barriere protettive. Solo lungo la costa di Khan Younis, più di 4.000 individui vivono in zone ad alto rischio. La situazione è ulteriormente peggiorata dalle recenti condizioni meteorologiche avverse.
Le conseguenze delle forti piogge
Negli ultimi giorni, almeno dieci persone hanno perso la vita a causa delle forti piogge che hanno colpito la regione. È stata segnalata anche la morte di due neonati o bambini sotto i cinque anni, avvenuta per ipotermia. La situazione sanitaria a Gaza è critica, con la popolazione che affronta non solo la mancanza di cure mediche adeguate, ma anche le conseguenze dirette delle avverse condizioni climatiche.
Le autorità sanitarie locali e internazionali stanno cercando di affrontare questa emergenza, ma le difficoltà logistiche e le restrizioni continuano a ostacolare gli sforzi di soccorso. La comunità internazionale è chiamata a intervenire per migliorare le condizioni di vita e garantire l’accesso alle cure necessarie per la popolazione di Gaza.
