La Bielorussia rilascia il leader dell’opposizione Viktor Babariko

Marianna Perrone

Dicembre 13, 2025

La Bielorussia ha recentemente avviato un significativo processo di liberazione di prigionieri politici, culminato con la liberazione di Viktor Babariko, una figura di spicco dell’opposizione. L’annuncio è stato fatto dall’organizzazione per i diritti umani Viasna, che ha comunicato attraverso i social media la notizia della sua libertà. Questo evento si inserisce in un contesto più ampio che ha visto anche il rilascio di Maria Kolesnikova, leader delle proteste, e di Ales Bialiatski, premio Nobel, tutti rilasciati grazie a un accordo mediato dagli Stati Uniti.

Il contesto politico in Bielorussia

Viktor Babariko, ex banchiere e candidato alle elezioni presidenziali del 2020, era uno dei principali avversari del presidente Alexander Lukashenko. La sua incarcerazione avvenne in un clima di crescente repressione nei confronti dell’opposizione, in seguito a elezioni che sono state ampiamente criticate come fraudolente da osservatori internazionali e gruppi per i diritti umani. Queste elezioni, tenutesi nel mese di agosto 2020, provocarono un’ondata di proteste in tutto il Paese, con migliaia di cittadini scesi in piazza per contestare il regime di Lukashenko, che ha governato la Bielorussia dal 1994.

Le manifestazioni sono state caratterizzate da un forte attivismo, con i cittadini che chiedevano riforme democratiche e la fine della violenza contro i manifestanti. Le autorità bielorusse hanno risposto con una repressione violenta, arrestando migliaia di persone e limitando severamente la libertà di espressione. Babariko, dopo essere stato arrestato, è stato accusato di frodi e riciclaggio di denaro, accuse che molti considerano politicamente motivate.

La liberazione di Babariko e il suo significato

La liberazione di Viktor Babariko rappresenta un passo significativo nel processo di riconciliazione politica in Bielorussia. Il suo rilascio è stato interpretato come un segnale di apertura da parte del governo bielorusso, che potrebbe essere influenzato dalla pressione internazionale e dalle sanzioni imposte da vari Paesi. L’accordo mediato dagli Stati Uniti ha portato a un clima di speranza tra gli attivisti e i sostenitori della democrazia, che vedono in questo sviluppo un’opportunità per riprendere il dialogo e lavorare verso un futuro più democratico.

La presenza di Babariko nel panorama politico bielorusso è fondamentale, poiché rappresenta una delle voci più forti contro il regime di Lukashenko. La sua esperienza e il suo carisma potrebbero galvanizzare ulteriormente il movimento di opposizione, che continua a cercare modi per sfidare la leadership autoritari del presidente. La liberazione di altri leader dell’opposizione, come Kolesnikova e Bialiatski, potrebbe anche contribuire a unire le forze dell’opposizione e a rafforzare la loro posizione nel contesto politico attuale.

L’attenzione ora si concentra su come il governo bielorusso gestirà questa nuova fase e se ci saranno ulteriori passi verso la democratizzazione e il rispetto dei diritti umani nel Paese.

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