Cantieri attivi e skyline di gru: l’antica capitale saudita si trasforma

Egidio Luigi

Dicembre 13, 2025

Una città che unisce passato e futuro, così si presenta Diriyah, in Arabia Saudita, dove si sta sviluppando uno dei progetti più ambiziosi del paese in vista dell’Expo del 2030. Questo progetto mira a trasformare Diriyah, capitale del Primo Stato Saudita dal 1727 sotto l’Imam Mohammed bin Saud, in un centro globale per la cultura, il commercio e il turismo. L’iniziativa è parte di Vision 2030, il piano strategico del Regno per diversificare l’economia e ridurre la dipendenza dal petrolio. I lavori stanno procedendo rapidamente, con l’obiettivo di completare gran parte delle opere in tempo per i successivi eventi internazionali, tra cui i Mondiali di calcio del 2034.

Il progetto di trasformazione di Diriyah

La Diriyah Company, fondata nel 2023 e responsabile del progetto, ha in programma di ridisegnare un’area di 14 chilometri quadrati a soli quindici minuti da Riyadh. Con un budget stimato di 63,2 miliardi di dollari, il progetto prevede la creazione di una città facilmente percorribile a piedi, con oltre 60.000 parcheggi sotterranei e 17 chilometri di piste dedicate a pedoni, ciclisti e cavalieri. Nawaf Rajeh, Direttore esecutivo del marketing, sviluppo e innovazione della Diriyah Company, ha dichiarato che si prevedono 50 milioni di visitatori all’anno a partire dal 2030.

La nuova Diriyah ospiterà circa 40 alberghi di lusso, tra cui il già popolare Bab Samhan Hotel, e marchi prestigiosi come Ritz-Carlton, Baccarat e Armani. Inoltre, il progetto prevede la costruzione di 16 scuole, moschee, una università e un teatro dell’opera, The Royal Diriyah Opera House. L’architettura seguirà lo stile tradizionale Najdi, caratterizzato da edifici in mattone crudo e cortili interni, mantenendo un’altezza massima di tre piani, con alcune eccezioni per gli edifici più vicini a Riyadh.

Il cuore della nuova Diriyah

Tra i primi quartieri completati ci sono Diriyah Square e le Terrazze Bujairi, dove famiglie saudite si riuniscono per gustare gelati e bibite all’aperto, mentre ascoltano musica dal vivo. Questa parte della città, situata su un altopiano calcareo affacciato sul Wadi Hanifah, rappresenta il cuore del progetto, con il sito At-Turaif, patrimonio dell’Unesco dal 2010, che attira l’attenzione per la sua importanza storica.

Sami Amin, Direttore esecutivo della comunicazione della Diriyah Company, ha sottolineato l’importanza di rivitalizzare l’eredità culturale del paese attraverso questo progetto. Diriyah si propone come una destinazione che trae ispirazione dal passato, contribuendo alla Vision 2030, insieme ad altre iniziative come Neom e il Red Sea Project, tutte orientate a promuovere il turismo e l’economia saudita.

Il patrimonio culturale di Diriyah

Al centro del patrimonio culturale di Diriyah c’è At-Turaif, scelto nel 1766 dall’Imam Abdulaziz bin Mohammed bin Saud come sede del governo e residenza della famiglia reale. Il Palazzo Salwa, che ospita un museo storico del Regno, è composto da sette unità architettoniche interconnesse e rappresenta un’importante testimonianza della storia saudita. Grazie a un accurato restauro, il Palazzo offre un percorso interattivo che narra le tappe significative della dinastia saudita.

A breve distanza dal Palazzo, il Souq Al-Mawsim, uno dei mercati più antichi della Penisola Arabica, celebra quest’anno 70 anni di relazioni diplomatiche tra l’Arabia Saudita e il Giappone. Questo evento include spettacoli dal vivo, workshop e un mercato dedicato all’artigianato, creando un ponte culturale tra i due paesi e offrendo un’esperienza unica ai visitatori.

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