Alla GnamC si esplora l’arte partecipativa attraverso le opere di Loris Cecchini

Egidio Luigi

Dicembre 12, 2025

L’artista Loris Cecchini ha presentato la sua nuova opera, un’installazione che si propone come una grande aggregazione cellulare, simile a una “metafora visiva” delle interconnessioni umane. Questa creazione è stata inaugurata alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (GNAM) di Roma il 2 dicembre 2025, nella sala dedicata a Pietro Consagra, dove entra in dialogo con le opere di altri importanti scultori italiani contemporanei come Sergio Lombardo, Eliseo Mattiacci e Francesco Lo Savio.

Waterbones: un’opera partecipativa

La nuova acquisizione della GNAM, intitolata Waterbones (the social diagram), rappresenta un momento significativo nella carriera di Loris Cecchini, non solo per la sua imponenza ma anche per il suo carattere partecipativo. L’opera è frutto di un progetto di arte partecipativa realizzato con il sostegno di Il Museo Rigenera e promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura (MiC). Questa iniziativa ha visto la collaborazione tra l’artista e l’Ente del Terzo Settore Amici di Edoardo, coinvolgendo attivamente i ragazzi del quartiere Barona di Milano nella sua realizzazione. La scultura è stata esposta al Centro Sociale Barrio’s, in Piazza Donne Partigiane, dal 30 ottobre al 1° dicembre 2025, con l’obiettivo di avvicinare la comunità locale all’arte contemporanea attraverso laboratori e attività educative.

Un’acquisizione strategica per la gnam

L’acquisizione di Waterbones si inserisce in una strategia della GNAM per arricchire le proprie collezioni con opere di artisti contemporanei, mantenendo fede allo statuto originario della Galleria, che mira a raccogliere il meglio della produzione artistica nazionale e internazionale. L’installazione sarà esposta in modo innovativo, sospesa mediante cavi ancorati al soffitto, e composta da quattro cluster di elementi in acciaio inox 316 lucidati a specchio, uniti tramite avvitamento e saldatura. Questi cluster, caratterizzati da una grande aggregazione cellulare, evocano analogie estetiche tra strutture micro e macro cellulari, creando un dialogo visivo che affascina e coinvolge il pubblico.

Il dialogo tra arte e comunità

Le opere di Loris Cecchini sono note per il loro interagire con l’ambiente circostante, evocando forme fluide che richiamano le strutture organiche della natura e le dinamiche delle comunità umane. Le ramificazioni rizomatiche delle sue sculture si espandono in modo libero, simili a piante o organismi, evitando ogni forma di gerarchia. Questo approccio ha portato la produzione artistica di Cecchini a ottenere un ampio riconoscimento sia in Italia che all’estero. Dopo le sue installazioni all’Università Roma Tre e al Quirinale, l’artista entra ora a far parte della collezione permanente della GNAM.

Un’importante iniziativa di rigenerazione urbana

La direttrice della GNAM, Renata Cristina Mazzantini, ha sottolineato come l’acquisizione di Waterbones rappresenti un arricchimento del patrimonio della Galleria attraverso la pratica della socially engaged art, concepita come strumento di rigenerazione urbana e promozione della cittadinanza attiva. Angelo Piero Cappello, direttore generale della Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, ha aggiunto che gli istituti del Ministero stanno diventando interlocutori privilegiati per ascoltare le esigenze del territorio e attivarsi nel processo di trasformazione sociale, come dimostra il coinvolgimento della comunità nella creazione di nuove opere, come nel caso di Cecchini.

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