Il governo del Venezuela ha espresso una forte condanna in merito al sequestro di una petroliera avvenuto al largo delle sue coste, definendo l’azione degli Stati Uniti come una “sfacciata rapina”. Le autorità venezuelane hanno annunciato l’intenzione di rivolgersi agli organismi internazionali per contestare l’accaduto.
Reazione ufficiale del governo
La reazione ufficiale è giunta in seguito all’annuncio del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha comunicato di aver intercettato e sequestrato una nave carica di greggio nel Mar dei Caraibi. Questo intervento ha sollevato preoccupazioni a livello diplomatico, con il governo venezuelano che si è sentito minacciato dalla manovra statunitense.
Dettagli sul sequestro della petroliera
Secondo quanto riportato dal New York Times, la petroliera in questione, identificata come Skipper e battente una bandiera falsa, è stata dirottata per ordine di un giudice statunitense. Questo provvedimento è stato motivato dai legami passati della nave con il contrabbando di petrolio iraniano, un aspetto che ha suscitato ulteriori tensioni tra i due paesi.
Nota ufficiale del Ministero degli Affari Esteri
In una nota ufficiale diffusa tramite Telegram, il Ministero degli Affari Esteri venezuelano ha dichiarato che “questo nuovo atto criminale si aggiunge al furto di Citgo, un bene importante del nostro patrimonio strategico, sequestrato tramite meccanismi giudiziari fraudolenti e al di fuori di qualsiasi norma”. Citgo è la filiale della compagnia statale Pdvsa negli Stati Uniti, e la sua vendita era stata autorizzata a fine novembre da un giudice, nell’ambito di un’asta organizzata per soddisfare i creditori del Venezuela.
Tensioni tra Venezuela e Stati Uniti
Questo episodio evidenzia le crescenti tensioni tra il Venezuela e gli Stati Uniti, con il governo di Caracas che continua a denunciare le azioni americane come atti di aggressione contro la sovranità nazionale. La questione del sequestro della petroliera e dei beni strategici del Paese rappresenta un punto cruciale nelle relazioni diplomatiche tra i due stati, alimentando le polemiche e le controversie che caratterizzano il panorama geopolitico attuale.