Maria Corina Machado, la politica venezuelana insignita del Premio Nobel per la Pace, ha fatto il suo ritorno in pubblico dopo un’assenza di undici mesi. Il 11 dicembre 2025, Machado ha salutato i suoi sostenitori dal balcone del suo hotel a Oslo, dove è arrivata alcune ore prima della cerimonia ufficiale di assegnazione del premio. Sebbene non sia riuscita a partecipare di persona all’evento, ha ricevuto il riconoscimento “in absentia”.
L’ultima apparizione pubblica
L’ultima apparizione pubblica di Machado risale al 9 gennaio 2025, quando si era presentata a Caracas per una manifestazione di protesta contro l’insediamento di Nicolas Maduro, che stava iniziando il suo terzo mandato come presidente del Venezuela. La sua presenza in quel contesto rappresentava un atto di sfida nei confronti di un governo che continua a suscitare forti critiche sia a livello nazionale che internazionale.
Il ruolo attivo nella lotta per i diritti umani
La politica venezuelana ha sempre avuto un ruolo attivo nella lotta per i diritti umani e la democrazia nel suo paese. La sua assenza dai riflettori per quasi un anno ha sollevato preoccupazioni tra i suoi sostenitori, che temevano per la sua sicurezza e per il suo benessere. Con il suo ritorno, Machado ha riaffermato la sua determinazione a continuare a combattere per la libertà e la giustizia in Venezuela.
Il breve intervento a Oslo
Durante il suo breve intervento a Oslo, la Nobel per la Pace ha ringraziato i suoi sostenitori e ha sottolineato l’importanza della solidarietà internazionale nella lotta contro le ingiustizie. Ha evidenziato come la comunità globale debba rimanere vigile e attiva nel sostenere le forze democratiche in Venezuela, un paese che sta affrontando una crisi politica ed economica senza precedenti.
La cerimonia di premiazione
Oslo, con la sua tradizione di riconoscimento dei diritti umani e della pace, è stata una cornice significativa per il ritorno di Machado. La cerimonia di premiazione, che si è svolta senza la sua presenza fisica, ha comunque messo in evidenza la sua figura come simbolo di resistenza e speranza per molti venezuelani e per chiunque lotti contro l’oppressione in tutto il mondo.
