La Camera dei Deputati di Brasilia ha recentemente portato a termine una votazione cruciale riguardante la parlamentare Carla Zambelli, esponente del Partito Liberale (PL). Durante la sessione plenaria, tenutasi il 5 marzo 2025, la proposta di espulsione della Zambelli non ha raggiunto il quorum necessario per la sua rimozione, con 227 voti favorevoli e 170 contrari, ben lontano dalla maggioranza assoluta di 257 voti richiesta.
Controversie legali di zambelli
Zambelli, nota per le sue posizioni vicine all’ex presidente Jair Bolsonaro, è stata coinvolta in gravi controversie legali. Insieme all’hacker Walter Delgatti Neto, è stata condannata a dieci anni di carcere per il suo ruolo nell’invasione del sistema del Consiglio Nazionale di Giustizia. Questa condanna ha suscitato un ampio dibattito in Brasile, mettendo in luce le problematiche legate alla sicurezza informatica e all’integrità delle istituzioni.
Situazione legale attuale di zambelli
Oltre alla condanna per l’invasione informatica, Carla Zambelli ha affrontato un altro procedimento legale per possesso illegale di arma da fuoco. Attualmente, la deputata si trova in detenzione in Italia, dove è fuggita e sta aspettando l’esito di una possibile estradizione verso il Brasile. La sua situazione legale è diventata un tema di discussione anche a livello internazionale, sollevando interrogativi sulle responsabilità politiche e penali dei rappresentanti eletti.
Decisioni della corte suprema
Il Primo Collegio della Corte Suprema brasiliana, in una sentenza precedente, aveva già decretato la perdita del mandato di Zambelli, una decisione che è stata confermata anche nella recente condanna. La questione dell’estradizione e delle conseguenze legali per la parlamentare continua a tenere banco, mentre il Brasile si confronta con le implicazioni di questa vicenda sul piano politico e sociale.
