La Fondazione Ennio Morricone è stata istituita con l’intento di preservare e valorizzare il vasto patrimonio musicale e scritto del celebre compositore e direttore d’orchestra. La moglie di Morricone, Maria Travia Morricone, riveste il ruolo di presidente onorario, mentre il consiglio di amministrazione è composto da figure di spicco del panorama culturale italiano, tra cui Giuseppe Tornatore, Caterina Caselli, Gianni Letta, Nicola Piovani, Gian Luca Farinelli e Giovanni Malagò. L’inaugurazione della fondazione avverrà il 12 dicembre 2025 all’Auditorium Parco della Musica di Roma, in concomitanza con la rappresentazione dell’opera “Partenope”, che si svolgerà il 12 e il 14 dicembre presso il Teatro San Carlo di Napoli.
Un omaggio al maestro
L’obiettivo primario della Fondazione è quello di garantire la conservazione delle opere di Morricone, che ha lasciato un segno indelebile nel mondo della musica, non solo attraverso le sue celebri colonne sonore, ma anche con la sua “musica assoluta”. Il presidente della Fondazione, Walter Veltroni, ha sottolineato l’importanza di far conoscere al pubblico le composizioni meno note del maestro, evidenziando la vastità del suo lascito, che include una notevole quantità di appunti e pagine inedite. Questi materiali saranno oggetto di digitalizzazione e salvaguardia per garantire la loro fruibilità .
Veltroni ha dichiarato che la diffusione della musica di Morricone avverrà in modo semplice, poiché le sue opere sono già parte integrante della vita quotidiana di molte persone, grazie anche ai servizi di streaming. Tuttavia, l’intento della Fondazione è di portare alla luce anche le opere meno conosciute del maestro, affinché il pubblico possa apprezzare l’ampiezza della sua creatività .
Un’eredità da scoprire
Giuseppe Tornatore, regista e autore del documentario “Ennio”, ha evidenziato l’importanza di superare la distinzione tra colonne sonore e musica assoluta, affermando che Morricone ha sempre creato musica originale, anche all’interno dei vincoli imposti dal cinema. Tornatore ha descritto il cinema come un “cavallo di Troia” per l’arte musicale del compositore, che ha saputo esprimere la sua visione artistica anche in contesti commerciali.
La Fondazione non si limiterà a preservare le opere già note, ma si occuperà anche di esplorare le idee inedite e le composizioni mai realizzate, donate dalla vedova al progetto. La sede della Fondazione si trova in via Lovanio, ma è previsto che un appartamento romano di Morricone in via Ara Coeli venga aperto al pubblico, permettendo ai visitatori di immergersi nella vita e nell’opera del maestro.
Ricordi e aneddoti di un grande artista
Maria Travia Morricone ha condiviso alcuni aneddoti significativi sulla personalità del compositore, descrivendolo come un uomo schivo e riservato, che ha sempre creduto nell’importanza della disciplina e dello studio. Ha rivelato che Morricone era molto attento alla qualità della sua musica, e spesso si interrogava su dettagli tecnici delle sue composizioni. Gli aneddoti si susseguono, come quello sul suo primo incontro con Pier Paolo Pasolini, durante il quale Morricone ha affermato di essere un compositore, rifiutando di seguire le indicazioni di Pasolini riguardo a musiche da utilizzare.
La figura di Morricone emerge non solo come un artista straordinario, ma anche come una persona umile e generosa. Gianni Letta, che ha avuto l’opportunità di conoscere il maestro, ha raccontato come Morricone avesse rifiutato la presidenza della SIAE, dimostrando la sua modestia e il suo disinteresse per ruoli di prestigio. La Fondazione ha già in programma una serie di eventi, tra cui concerti e una mostra-convegno sulle colonne sonore, che si terranno il 6 luglio 2025, in occasione del quinto anniversario della sua scomparsa, in diverse città italiane come Roma, Bari, Palermo e Torino.
