La situazione politica in Honduras si fa sempre più tesa dopo le elezioni presidenziali del 30 novembre 2025. La Commissione Permanente del Congresso ha deciso di non convalidare i risultati di questo scrutinio, in un contesto caratterizzato da crescenti proteste sociali che denunciano presunti brogli e chiedono l’annullamento del voto.
Le dichiarazioni di Luis Redondo
Luis Redondo, presidente del Congresso, ha rilasciato dichiarazioni forti durante una conferenza stampa, sottolineando che “non ratificheremo un processo macchiato da pressioni interne provenienti da strutture della criminalità organizzata legate al narcotraffico, da bande come MS-13 e Barrio 18, tra le altre, e ancor meno da pressioni esterne e dalla diretta violazione della libertà degli elettori“. Queste parole evidenziano la gravità della situazione e la determinazione dell’organo legislativo a non accettare risultati che non rispecchiano la volontà del popolo.
I risultati preliminari delle elezioni
Dai dati preliminari emerge che il candidato del Partito Nazionale, Nasry Asfura, si trova in vantaggio con oltre 42.000 voti rispetto al suo principale avversario, Salvador Nasralla, del Partito Liberale. Attualmente, è stato scrutinato il 99,40% delle schede, ma le contestazioni sui risultati continuano a intensificarsi, alimentando le manifestazioni di protesta nelle principali città del paese.
La tensione nelle strade
La tensione che si respira nelle strade è palpabile, con i cittadini che chiedono un voto libero e trasparente, lontano da influenze illecite e intimidazioni. Le autorità sono ora chiamate a gestire una situazione che potrebbe sfociare in scontri, mentre la comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi di questa crisi politica.
