Cedu boccia l’Italia per la mancanza di indagini sulla morte di un caporale

Marianna Perrone

Dicembre 11, 2025

La Corte Europea dei Diritti Umani ha emesso una sentenza sfavorevole nei confronti dell’Italia, stabilendo che lo Stato ha violato il diritto alla vita di un militare. Questo verdetto è stato reso noto il 15 gennaio 2025, in seguito a una richiesta di risarcimento da parte della madre del caporale, il quale è deceduto in circostanze controverse. La Corte ha ordinato al governo italiano di versare 42mila euro a titolo di risarcimento per danno morale, evidenziando l’insufficienza delle indagini condotte dalle autorità competenti.

I fatti del caso

I fatti risalgono al 6 luglio 2014, quando, presso la caserma militare Camillo Sabatini di Roma, un sergente ha rinvenuto il corpo del caporale nel cortile antistante l’edificio che ospita gli alloggi. L’ora del ritrovamento è stata fissata alle 6.30 del mattino. Le autorità hanno inizialmente attribuito la morte a un suicidio, ma la madre del caporale ha sempre contestato questa versione, ritenendo che le indagini non siano state condotte in maniera adeguata. Di conseguenza, ha richiesto più volte la riapertura del caso, fino a presentare un ricorso presso la Corte Europea.

Le osservazioni della Corte

La Corte ha specificato che la sua condanna all’Italia non implica una valutazione delle dinamiche dell’incidente né delle cause della morte. Tuttavia, ha sottolineato che le informazioni in suo possesso non supportano l’ipotesi del suicidio, in particolare quella secondo cui il caporale si sarebbe lanciato dalla finestra dell’edificio. Nella sentenza, i giudici hanno evidenziato le carenze nelle indagini, che hanno lasciato senza risposta domande cruciali e hanno messo in luce la mancata adozione di misure ragionevoli e sufficienti per garantire la conservazione delle prove pertinenti.

Implicazioni della sentenza

La decisione della Corte Europea dei Diritti Umani rappresenta un importante passo per il riconoscimento del diritto alla vita e per la necessità di indagini approfondite in casi di morte sospetta, sottolineando l’importanza della trasparenza e della responsabilità da parte delle autorità statali.

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