Birmania: attacco aereo della giunta militare colpisce un ospedale, 31 vittime

Marianna Perrone

Dicembre 11, 2025

La situazione a Mrauk U, località situata nel sud-ovest della Birmania, è gravissima dopo un attacco aereo condotto dalla giunta militare birmana. Nella notte dell’11 dicembre 2025, un raid ha colpito un ospedale, causando la morte di almeno 31 persone, secondo quanto riportato da un operatore umanitario presente sul posto. Questo episodio si inserisce in un contesto di crescente violenza, mentre l’esercito birmano intensifica le operazioni militari in vista delle elezioni fissate per il 25 dicembre.

Il raid aereo e le sue conseguenze

La notizia dell’attacco ha scosso la comunità locale, con il rappresentante umanitario Wai Hun Aung che ha descritto la situazione come “terribile”. L’operatore ha confermato che ci sono già 31 vittime, ma teme che il numero possa aumentare nei prossimi giorni. L’ospedale di Mrauk U, bersaglio del raid, era già un punto di riferimento per la popolazione, che ora si trova in una condizione di emergenza sanitaria e umanitaria.

L’attacco notturno ha suscitato indignazione e preoccupazione a livello internazionale, mettendo in luce la precarietà della situazione in Birmania. Le forze armate, impegnate in una vasta offensiva, sembrano non mostrare segni di rallentamento, alimentando il clima di paura tra i cittadini. Le elezioni imminenti, che dovrebbero svolgersi tra due settimane, sono viste da molti come un tentativo della giunta di legittimare il proprio potere, nonostante la forte opposizione interna e le crescenti tensioni.

Il contesto politico in birmania

Dopo il colpo di stato del febbraio 2021, la Birmania ha vissuto un periodo di instabilità politica e sociale. Le elezioni previste per il 25 dicembre 2025 sono state annunciate dalla giunta militare, ma molti osservatori internazionali e attivisti locali le considerano un mero stratagemma per giustificare la repressione e mantenere il controllo. Le forze di opposizione, comprese le milizie etniche e i gruppi di attivisti pro-democrazia, continuano a resistere, ma affrontano una repressione violenta.

L’attacco a Mrauk U non è un evento isolato, ma parte di una serie di episodi di violenza che hanno colpito il Paese negli ultimi anni. La situazione dei diritti umani è drammatica, con segnalazioni di torture, esecuzioni extragiudiziali e attacchi indiscriminati contro i civili. Le organizzazioni internazionali stanno monitorando la situazione, ma la risposta della comunità globale rimane incerta e frammentata.

Le reazioni internazionali

L’attacco aereo su Mrauk U ha sollevato un’ondata di indignazione a livello mondiale. Diverse organizzazioni per i diritti umani hanno condannato l’operato della giunta birmana, chiedendo un intervento immediato per fermare la violenza e garantire la protezione dei civili. Le Nazioni Unite hanno espresso preoccupazione per la crescente violenza e hanno sollecitato una risposta coordinata da parte della comunità internazionale.

Tuttavia, le sanzioni e le pressioni diplomatiche finora non hanno prodotto risultati significativi. La giunta militare continua a operare con impunità, mentre la popolazione civile paga il prezzo più alto. Le elezioni imminenti rappresentano una prova cruciale per il futuro della Birmania, ma la strada verso una democrazia stabile appare ancora lunga e tortuosa.

Il bilancio delle vittime, già tragico, potrebbe purtroppo aumentare nei prossimi giorni, mentre la comunità internazionale continua a monitorare con apprensione gli sviluppi in questa regione martoriata dalla guerra e dalla repressione.

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