Un gruppo di studenti ha manifestato la propria opposizione nei confronti della ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, durante il suo intervento al festival Atreju, tenutosi a Roma il 10 settembre 2025. I giovani, in segno di protesta contro la riforma del corso di laurea in Medicina, hanno alzato la voce esprimendo la loro preoccupazione: “Non ce la facciamo più, con il semestre filtro rischiamo di perdere un anno”.
Reazione della ministra
La ministra, reagendo alla contestazione, ha risposto con una frase provocatoria, richiamando alla memoria una famosa citazione del presidente Silvio Berlusconi: “Siete sempre dei poveri comunisti. Prima di contestare fatemi parlare. Questo dimostra la vostra inutilità ”. Dopo questo scambio acceso, Bernini ha deciso di scendere dal palco per dialogare direttamente con gli studenti, cercando di chiarire le sue posizioni.
Investimenti nel settore universitario
Durante il confronto, la ministra ha sottolineato i suoi investimenti nel settore universitario, affermando: “Stavate meglio pagando 30mila euro? Ho investito 9,4 miliardi sull’università e oltre 800 milioni sulle borse di studio”. La sua risposta ha avuto lo scopo di evidenziare l’impegno del governo verso l’istruzione superiore, in un momento di crescente tensione tra le istituzioni e gli studenti.
Accuse e sostegno
Bernini ha anche accusato gli studenti di adottare una “strategia del caos”, affermando che parlano senza ascoltare. Ha espresso preoccupazione per il fatto che alcuni partiti politici possano sostenere le loro rivendicazioni. Nel frattempo, il pubblico presente ad Atreju ha mostrato solidarietà alla ministra, alzandosi in piedi per applaudire a più riprese, dimostrando un sostegno significativo nei confronti delle sue politiche.
Tensioni nel panorama universitario
Questo episodio riflette le tensioni attuali nel panorama universitario italiano, dove le riforme e le politiche educative sono al centro di un acceso dibattito pubblico. La ministra Bernini si trova, quindi, a dover affrontare non solo le critiche degli studenti, ma anche le sfide di un sistema educativo in evoluzione.