Allagamenti a Gaza a causa della tempesta Byron, neonata sfollata perde la vita per il freddo

Egidio Luigi

Dicembre 11, 2025

Una neonata di otto mesi ha perso la vita a causa del freddo estremo, mentre si trovava con la sua famiglia in una tenda allagata a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Questo tragico evento è avvenuto durante una notte caratterizzata da condizioni meteorologiche avverse, con piogge incessanti che hanno colpito l’area. La notizia è stata riportata dall’emittente qatariota Al Jazeera. La madre della piccola ha descritto il momento in cui ha scoperto la sua bambina priva di vita, sottolineando la lotta contro il freddo e l’incapacità di trovare un riparo adeguato.

Il racconto straziante della madre

La madre della neonata ha condiviso la sua esperienza drammatica con Al Jazeera, raccontando di come le condizioni climatiche abbiano reso impossibile mantenere la piccola al caldo. “Pioveva, faceva terribilmente freddo, e avevo ben poco per tenerla al caldo. L’ho allattata e l’ho messa a dormire. L’ho coperta meglio che potevo, ma non è bastato”, ha spiegato. La donna ha descritto la sua notte di panico, in cui il freddo penetrava incessantemente, fino a quando ha trovato la sua bambina immobile. Questo tragico evento mette in luce le difficoltà che affrontano le famiglie sfollate nella Striscia di Gaza, dove le condizioni di vita sono estremamente precarie.

Le conseguenze della tempesta Byron

La tempesta Byron ha provocato danni ingenti nella Striscia di Gaza, con piogge torrenziali che hanno allagato numerosi campi per sfollati. Secondo i media palestinesi, almeno tre edifici già compromessi a Gaza City sono crollati a causa delle condizioni meteorologiche avverse. Le squadre di protezione civile hanno svolto 32 operazioni di soccorso nelle ultime 12 ore, affrontando l’allagamento di 17 tende e evacuando 14 persone. L’agenzia Wafa ha confermato l’impatto devastante della tempesta, evidenziando la necessità di assistenza urgente per le persone colpite.

Attacchi israeliani nella regione

Nel contesto di questa crisi, le forze israeliane hanno intensificato le operazioni militari, colpendo il campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Secondo quanto riportato dalla Mezzaluna Rossa palestinese, l’attacco ha causato la morte di almeno una donna e ha ferito diverse altre persone. L’area dell’ospedale al Yaman al Saeed è stata particolarmente colpita. Al Jazeera ha evidenziato che questo attacco si è verificato in una zona sotto il controllo di Hamas, con il movimento islamista che ha dichiarato che dal cessate il fuoco del 11 ottobre, almeno 384 persone sono state uccise a causa degli attacchi israeliani. La situazione nella Striscia di Gaza rimane critica, con un aumento delle tensioni e un deterioramento delle condizioni di vita per la popolazione.

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