Donald Trump ha recentemente lanciato un attacco frontale contro il New York Times e altre testate giornalistiche che sostengono che il presidente stia mostrando segni di rallentamento e non goda di buona salute. Il 15 marzo 2025, attraverso un lungo post su Truth Social, l’ex presidente ha respinto fermamente tali affermazioni, dichiarando: “Mi accorgerò quando sto rallentando, ma non è ora”.
Il comportamento dei media
Nella sua dichiarazione, Trump ha definito il comportamento dei media come “sedizioso” e, in alcuni casi, addirittura come un “tradimento”. Secondo l’ex capo della Casa Bianca, le notizie false vengono propagate con l’intento di “diffamare e denigrare il presidente degli Stati Uniti”. Queste affermazioni evidenziano la sua continua frustrazione nei confronti della stampa, che accusa di alimentare una narrativa negativa nei suoi confronti.
Fake news e strategia di delegittimazione
Trump ha anche sottolineato che le fake news rappresentano il “vero nemico del popolo”, una frase che richiama il suo linguaggio incendiario utilizzato durante la sua presidenza. Questo attacco alle testate giornalistiche riflette una strategia ben consolidata da parte dell’ex presidente, che ha spesso cercato di delegittimare i media che non lo sostengono.
Implicazioni per il dibattito politico
Nel contesto attuale, le affermazioni di Trump si inseriscono in un dibattito più ampio riguardante la salute e la capacità di leadership dei politici, in particolare in vista delle prossime elezioni. La sua reazione alle critiche potrebbe influenzare il suo supporto tra i sostenitori, molti dei quali vedono la sua battaglia contro i media come un segno di coraggio e determazione.
