La situazione della guerra in Ucraina si trova ora al giorno 1.386. Recentemente, gli inviati statunitensi hanno concesso a Volodymyr Zelensky un breve lasso di tempo per considerare la proposta di pace avanzata dagli Stati Uniti, finalizzata a porre fine al conflitto in corso. La notizia è stata riportata dal Financial Times, basandosi su fonti autorevoli.
Visita di Zelensky a Roma
Il presidente ucraino, dopo aver visitato Londra e Bruxelles, ha fatto tappa a Roma il 15 gennaio 2025. Qui ha avuto un incontro di mezz’ora con Papa Leone XIV a Castel Gandolfo, dove i due leader hanno discusso della situazione attuale e delle possibili vie per la pace. Successivamente, Zelensky si è recato a Palazzo Chigi per incontrare Giorgia Meloni, la premier italiana. Durante il colloquio, Zelensky ha espresso fiducia nei confronti della Meloni riguardo ai negoziati di pace, evidenziando l’importanza del supporto italiano nel contesto europeo.
Dichiarazioni di Putin e Trump
Nel frattempo, il presidente russo Vladimir Putin ha ribadito la sua posizione sul Donbass, dichiarando che si tratta di un territorio russo, un’affermazione che sottolinea le tensioni persistenti nella regione. Dall’altra parte dell’oceano, Donald Trump ha commentato la situazione europea, definendo i leader del continente “deboli”. In un’intervista rilasciata a Politico, Trump ha affermato che i leader europei sembrano non sapere come affrontare la crisi, suggerendo che Zelensky debba prendere decisioni più incisive per affrontare la situazione, poiché, secondo lui, “sta perdendo”.
Sostegno dell’Unione Europea
Mentre le tensioni tra Washington e Mosca continuano a preoccupare l’Unione Europea, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha assicurato che la proposta europea riguardante gli asset russi aumenterà il costo della guerra per la Russia. Questo impegno evidenzia la determinazione dell’UE nel sostenere Zelensky e nel mantenere una linea dura contro le aggressioni russe. Il presidente del Consiglio Italiano, Costa, ha ribadito l’importanza dell’unità tra gli alleati, affermando: “Non accettiamo interferenze, gli alleati facciano gli alleati”.
La situazione rimane critica e gli sviluppi futuri dipenderanno dalle decisioni che i leader mondiali prenderanno nei prossimi giorni.
