Per combattere lo spopolamento, nasce ‘l’Atlante per il futuro’, un progetto pilota

Egidio Luigi

Dicembre 10, 2025

Nell’ottica di affrontare il problema dello spopolamento, l’Alta Sabina, un’area caratterizzata da anni di carenze nei servizi e da un progressivo abbandono, ha avviato un’iniziativa innovativa. Grazie ai fondi del PNRR, specificamente attraverso la misura dedicata alle Green Communities (NextGenerationEU), è stata creata la Green Community dell’Alta Sabina. Questo progetto si propone di unire risorse locali e competenze per invertire la tendenza negativa e rilanciare il territorio.

Il 25 gennaio 2025, a Roma, presso lo spazio WeGil, è stato firmato ufficialmente il Contratto Energia, Clima e Società, un documento fondamentale che delinea la strategia di ripopolamento e sviluppo sostenibile per il prossimo decennio. L’iniziativa prevede investimenti per un totale di 12 milioni di euro, destinati a migliorare le condizioni di vita e attrarre nuovi residenti. L’Atlante per il Futuro dell’Alta Sabina si propone come modello per altre aree interne sia italiane che europee.

La firma del contratto e i comuni coinvolti

Il contratto è stato siglato dai sindaci di dieci comuni: Rocca Sinibalda, Belmonte, Colle di Tora, Longone, Marcetelli, Torricella, Monteleone, Poggio Moiano, Poggio San Lorenzo e Varco Sabino. Questi comuni, che insieme contano circa 7.500 abitanti, si stanno unendo per realizzare il progetto ‘IN. Alta Sabina‘, dove la sigla IN sta per intelligenza naturale. L’iniziativa è supportata da università, istituzioni scientifiche e imprese locali, tutte pronte a collaborare per il futuro della regione.

L’obiettivo principale è un incremento della popolazione residente del 5% entro il 2035 nei comuni coinvolti. Questo traguardo è fondamentale per contrastare un tasso di spopolamento che attualmente è quattordici volte superiore alla media nazionale, con un -4,2% rispetto allo -0,3% nazionale. La strategia adottata si concentra su vari aspetti, tra cui energia, ambiente, digitalizzazione e servizi alla persona, per creare una rete di supporto e sviluppo.

Il ruolo delle green community e le dichiarazioni dei protagonisti

Marco Bussone, presidente di Uncem, sottolinea l’importanza delle Green Community come strumenti per costruire alleanze tra comuni, imprese, scuole e terzo settore. Secondo Bussone, è fondamentale stabilire un patto con le città che riconosca i servizi ecosistemici offerti dai territori montani. Ad esempio, Roma e Rieti potrebbero collaborare con le aree montane, valorizzando il contributo che queste offrono quotidianamente, come l’assorbimento di CO2 tramite la gestione forestale e la tutela delle risorse idriche.

Stefano Micheli, sindaco di Rocca Sinibalda e comune capofila del progetto, aggiunge che il Contratto Territoriale Energia, Clima e Società rappresenta uno dei primi documenti di questo tipo in Italia. Esso delinea le priorità politiche e i programmi condivisi tra le amministrazioni coinvolte, evidenziando l’importanza di un approccio integrato per affrontare le sfide ambientali e sociali del territorio.

La Green Community dell’Alta Sabina si configura quindi come un esempio di come le aree interne possano reagire a problematiche complesse, attraverso un’azione concertata e una visione a lungo termine.

×