Mercoledì 10 dicembre 2025, il Washington Post ha riportato una notizia che potrebbe cambiare le modalità di accesso agli Stati Uniti per i turisti internazionali. Secondo quanto emerso, le autorità statunitensi stanno considerando di richiedere ai visitatori provenienti da numerosi Paesi di fornire la loro cronologia sui social media degli ultimi cinque anni. Questa misura si applicherà a coloro che possono entrare negli Stati Uniti per un periodo di 90 giorni grazie all’Esta, il sistema elettronico per l’autorizzazione al viaggio.
Dettagli della proposta
La proposta, ancora in fase di valutazione, prevede che i turisti debbano presentare una panoramica delle loro attività sui social media come parte del processo di ingresso. Questo provvedimento è stato concepito nel contesto di un’iniziativa più ampia di controllo dell’immigrazione, che ha visto un inasprimento delle norme dal rientro di Donald Trump alla Casa Bianca. Con l’approssimarsi dei mondiali di calcio previsti per il 2026, l’introduzione di questa misura potrebbe generare complicazioni per il flusso di turisti che affolleranno gli Stati Uniti.
Implicazioni per i turisti
Se la normativa dovesse entrare in vigore, i turisti si troverebbero a dover affrontare un nuovo livello di scrutinio prima di poter entrare nel Paese. La richiesta di cronologie social potrebbe creare preoccupazioni riguardo alla privacy e alla libertà di espressione. Molti esperti temono che questa misura possa dissuadere i turisti dall’intraprendere viaggi verso gli Stati Uniti, influenzando negativamente l’industria del turismo, già colpita da vari fattori negli ultimi anni.
Reazioni e considerazioni future
Le reazioni a questa proposta sono state variegate. Da un lato, ci sono coloro che sostengono che misure più severe siano necessarie per garantire la sicurezza nazionale. Dall’altro, ci sono critiche che mettono in discussione l’efficacia di tali misure e il loro impatto sulla reputazione degli Stati Uniti come meta turistica. Con l’implementazione di questa proposta, si attende un dibattito pubblico significativo e possibili modifiche alle normative esistenti.
La questione rimane aperta e le autorità statunitensi stanno monitorando da vicino le reazioni e le implicazioni di questa misura, che potrebbe entrare in vigore nei prossimi mesi.
