La manifestazione dei trattori paralizza il traffico in Grecia

Egidio Luigi

Dicembre 10, 2025

Ore di tensione si registrano in Grecia, dove agricoltori e pescatori stanno manifestando per chiedere al governo misure urgenti a sostegno di un settore in grave difficoltà. Mercoledì 10 dicembre 2025, centinaia di trattori hanno bloccato l’autostrada AteneSalonicco, mentre le proteste si sono ampliate a porti e aeroporti, creando notevoli disagi ai trasporti.

Le manifestazioni hanno visto i partecipanti non limitarsi a interrompere le vie di comunicazione, ma anche scontrarsi con le forze dell’ordine, evidenziando la crescente frustrazione tra i lavoratori del settore primario. La crisi economica, aggravata da fattori climatici e da politiche governative considerate inadeguate, ha spinto i manifestanti a farsi sentire con forza, rendendo evidente la loro richiesta di attenzione e supporto.

Proteste in tutta la nazione

Le manifestazioni hanno avuto luogo in diverse località, con punti di blocco strategici scelti per massimizzare l’impatto. I manifestanti hanno occupato non solo strade principali, ma anche accessi a porti e aeroporti, causando ritardi e disagi a viaggiatori e merci. Le autorità locali hanno cercato di gestire la situazione, ma la determinazione dei manifestanti ha reso difficile il ripristino della normalità.

I rappresentanti degli agricoltori e dei pescatori hanno dichiarato che la loro lotta non è solo per il presente, ma per il futuro del settore. Hanno sottolineato che senza interventi immediati, molti di loro potrebbero trovarsi in difficoltà economiche insostenibili. La richiesta di aiuti governativi è diventata il fulcro delle loro rivendicazioni, con l’obiettivo di garantire un sostegno concreto per affrontare la crisi.

Reazioni del governo e della società

Il governo greco ha risposto con dichiarazioni che mirano a rassicurare i manifestanti, promettendo di esaminare le loro richieste. Tuttavia, molti agricoltori e pescatori non si dicono soddisfatti, ritenendo che le misure proposte siano insufficienti rispetto alla gravità della situazione. La mancanza di un piano d’azione chiaro ha alimentato il malcontento, spingendo i manifestanti a continuare le loro azioni di protesta.

Nel frattempo, la società civile ha cominciato a esprimere solidarietà verso i lavoratori del settore primario. Diverse associazioni e gruppi di cittadini hanno organizzato eventi di sostegno, evidenziando l’importanza dell’agricoltura e della pesca per l’economia nazionale e la sicurezza alimentare.

Le tensioni in corso in Grecia rappresentano un campanello d’allarme non solo per il governo, ma anche per la società nel suo complesso, che deve affrontare le sfide di un settore sempre più in crisi e la necessità di garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire.

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