Il ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich, ha reso noto oggi, 15 marzo 2025, che è stata data l’approvazione definitiva per la costruzione di 764 unità abitative in tre insediamenti situati in Cisgiordania. Le località interessate da questo progetto includono Hashmonaim, oltre la linea di demarcazione nel centro di Israele, insieme a Givat Zeev e Beitar Illit, entrambe nelle vicinanze di Gerusalemme.
Reazione dell’autorità nazionale palestinese
Reagendo a questa decisione, l’Autorità Nazionale Palestinese ha espresso forte disapprovazione, definendo l’operazione un tentativo di “minare tutti gli sforzi internazionali volti a fermare la violenza e a raggiungere la stabilità nella regione”. Questa dichiarazione è stata riportata in una nota ufficiale pubblicata dall’agenzia di stampa palestinese Wafa.
Controversie sugli insediamenti
La costruzione di nuove unità abitative in Cisgiordania rappresenta un tema controverso, che continua a suscitare tensioni tra le autorità israeliane e palestinesi. L’assegnazione di terreni per insediamenti da parte di Israele è spesso vista dai palestinesi come un ostacolo ai negoziati per la pace e un ulteriore passo verso l’espansione degli insediamenti, che sono considerati illegali dalla comunità internazionale secondo il diritto internazionale.
Posizione del governo israeliano
Il governo israeliano, tuttavia, sostiene che gli insediamenti sono legittimi e parte integrante della sua sovranità . Con l’approvazione di oggi, l’amministrazione di Smotrich sembra voler consolidare ulteriormente la presenza israeliana nei territori contesi, un’azione che potrebbe complicare ulteriormente i tentativi di mediazione e dialogo tra le parti coinvolte.
