Giubileo: a Rebibbia riprendono i ‘giochi della speranza’ per i detenuti

Egidio Luigi

Dicembre 10, 2025

A Rebibbia, il 12 dicembre 2025, si svolgerà la seconda edizione dei “Giochi della Speranza”, un evento che celebra la “piccola olimpiade in carcere” in concomitanza con il Giubileo dei detenuti, che avrà luogo dal 12 al 14 dicembre. Questa iniziativa è promossa dalla Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport, dal Dap – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e dalla rete di magistrati “Sport e Legalità”, con il patrocinio del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. L’obiettivo è quello di avviare una riflessione collettiva sui temi della giustizia, della dignità umana e dei percorsi di recupero, inserendosi nel contesto più ampio dell’anno giubilare e della missione educativa e sociale dello sport.

Le autorità presenti all’evento

Durante la manifestazione a Rebibbia, saranno presenti figure di spicco come la deputata Michela De Biase, l’europarlamentare Carolina Morace, allenatrice ed ex calciatrice, e suor Alessandra Smerilli, segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. La loro partecipazione sottolinea l’importanza di questo evento e il supporto istituzionale per il reinserimento dei detenuti attraverso lo sport.

Il valore dello sport in carcere

Daniele Pasquini, presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport, ha sottolineato l’importanza di considerare lo sport in carcere come più di un semplice passatempo. “Questa seconda edizione dei Giochi della Speranza vuole ribadire che lo sport non è soltanto competizione, ma può rappresentare un’opportunità per migliorare la qualità della vita dei detenuti“, ha affermato Pasquini. Lo sport, secondo Pasquini, è una scuola di educazione alle regole e alla convivenza, permettendo ai partecipanti di rimettersi in gioco e prendersi cura della propria salute e del proprio corpo. Questo linguaggio universale ha la capacità di unire, superando ogni barriera.

La situazione attuale dell’attività sportiva nelle carceri

Ernesto Napolillo, direttore generale dei detenuti e del trattamento del Dap, ha evidenziato la necessità di un monitoraggio attento dell’attività sportiva negli istituti penitenziari. “Abbiamo ricostruito una mappatura dell’attività sportiva e il risultato è sconfortante”, ha dichiarato Napolillo. In alcune aree si riscontra un’attenzione particolare, mentre in altre c’è una mancanza di iniziative sia a livello qualitativo che quantitativo. La situazione è ancora più critica per le donne detenute.

Per affrontare queste problematiche, è fondamentale identificare quali attività sportive possano essere replicate in tutti gli istituti penitenziari. Le Giochi della Speranza rappresentano un passo importante in questa direzione, poiché lo sport non è solo un’attività fisica, ma anche un’opportunità di rieducazione e apprendimento di regole fondamentali.

Le competizioni sportive in programma

L’evento sportivo si articolerà in una piccola olimpiade, con quattro rappresentative che si sfideranno in diverse discipline: detenuti, polizia penitenziaria, magistrati ed esponenti della società civile. Le competizioni includeranno calcio a 5, pallavolo, atletica leggera, tennis tavolo e calcio balilla. Queste attività non solo offriranno un momento di svago, ma anche un’importante occasione di socializzazione e confronto tra le diverse realtà coinvolte.

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