Oggi, 5 marzo 2025, a Milano è stato presentato il dossier relativo alla candidatura di Tarquinia e della rete dei Comuni della DMO Etruskey per il titolo di Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2028. La conferenza stampa ha avuto luogo presso la Fondazione Luigi Rovati, un prestigioso spazio che ospita attualmente la mostra “I Giochi Olimpici. Una storia lunga tremila anni”, in cui è esposta la famosa Tomba delle Olimpiadi, un capolavoro dell’arte etrusca proveniente dal Museo Nazionale Etrusco di Tarquinia.
Il percorso verso la candidatura
La candidatura di Tarquinia si inserisce in un progetto più ampio, avviato nel 2022 dalla DMO Etruskey, un ente del Terzo Settore attivo nell’Alto Lazio. Questo ente ha lavorato per oltre tre anni alla creazione di una rete territoriale robusta, mirata alla valorizzazione del patrimonio culturale etrusco. La proposta di Tarquinia si fonda su un percorso condiviso, che coinvolge non solo il comune capofila, ma anche altri comuni della rete, tra cui Allumiere, Barbarano Romano, Blera, Canale Monterano, Cerveteri, Civitavecchia, Ladispoli, Montalto di Castro, Monte Romano, Santa Marinella e Tolfa.
Un modello di collaborazione sostenibile
La candidatura si distingue per la governance già attiva della DMO Etruskey, considerata un elemento chiave del progetto. Essa rappresenta un modello di lavoro collaborativo, multilivello e duraturo, che punta a trasformare la cultura in un motore per lo sviluppo sostenibile, la coesione sociale e l’innovazione territoriale. Il dossier, intitolato “La cultura è volo”, funge da manifesto per una visione ambiziosa: creare sinergie tra le risorse, costruire alleanze, rafforzare le competenze locali e delineare un orizzonte condiviso in cui la cultura diventi uno strumento di comunità , benessere e progettualità futura.
Le dichiarazioni dei protagonisti
Durante la conferenza stampa, moderata dal giornalista RAI Marco Sabene, sono intervenuti diversi esponenti chiave. Francesco Sposetti, Sindaco di Tarquinia, ha sottolineato l’importanza di questa candidatura come un atto di visione e responsabilità . “Ci presentiamo con un progetto solido, condiviso e capace di mettere a sistema un’eredità millenaria proiettandola nel futuro”, ha dichiarato Sposetti, evidenziando come l’alleanza tra i comuni della DMO Etruskey rappresenti un valore aggiunto.
Letizia Casuccio, Presidente della DMO Etruskey, ha ribadito che la candidatura non è frutto di un’iniziativa improvvisata, ma l’evoluzione di un percorso avviato nel 2022. “La DMO Etruskey è la struttura di governance già operativa che ha coordinato il dossier, e questo è un punto di forza unico”, ha affermato Casuccio. Ha inoltre sottolineato che la cultura non deve essere vista come una somma di iniziative isolate, ma come una filiera di competenze interconnesse, con l’obiettivo di trasformare il patrimonio etrusco in un volano per lo sviluppo sostenibile del territorio.
