La riqualificazione di Villa Silvestri Rivaldi, un importante patrimonio storico situato nel cuore di Roma, sta finalmente prendendo forma. Questo splendido edificio, che offre una vista mozzafiato sul Colosseo e sui Fori Romani, è stato oggetto di un lungo periodo di abbandono e degrado. Tuttavia, grazie a un accordo di programma tra la Regione Lazio e il Ministero della Cultura, il complesso sta per essere restituito alla comunità. L’apertura dei giardini è prevista in concomitanza con le festività natalizie, fino all’Epifania, offrendo ai cittadini l’opportunità di riscoprire questo luogo di grande valore storico.
Il progetto di recupero della villa
Alla base del recupero di Villa Silvestri Rivaldi c’è un accordo tra la Regione Lazio e il Ministero della Cultura, che prevede la valorizzazione e il restauro dell’intero complesso tramite il Fondo Sviluppo e Coesione (FSC). Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha sottolineato l’importanza di questo progetto, affermando di aver lavorato per venti anni per arrivare a questo risultato. Rocca ha rivelato di aver scoperto la villa durante il suo mandato come giovane amministratore di Santa Maria in Aquiro e di aver cercato di ottenere risorse per il suo recupero sin da allora.
Un anno fa, la Regione ha acquisito la villa dall’Istituto per i Beni Archeologici e, in collaborazione con il Ministero della Cultura, ha avviato un progetto di recupero. Rocca ha dichiarato che, sebbene ci sia ancora molto lavoro da fare, il processo è finalmente iniziato e che la villa rappresenta un pezzo significativo della storia di Roma. Nel 2026, è previsto un concorso di idee per determinare la migliore destinazione d’uso, con una proposta museale in cima alla lista, grazie alla ricchezza degli affreschi presenti.
La storia di Villa Silvestri Rivaldi
Villa Silvestri Rivaldi fu costruita tra il 1542 e il 1549 per Eurialo Silvestri da Cingoli, con il permesso di Papa Paolo III Farnese. Questo edificio non solo servì come residenza privata, ma divenne anche un importante luogo di rappresentanza, arricchito da affreschi e collezioni di marmi antichi. Dopo la morte di Silvestri, avvenuta tra il 1566 e il 1567, la villa passò di mano a diverse famiglie nobili, tra cui i Medici, i Colonna, i Margotti e i Pio di Savoia.
Nel 1660, la villa fu trasformata in un convento grazie alla donazione di Ascanio Rivaldi, diventando successivamente una delle più importanti fabbriche tessili di Roma nel Seicento. Durante questo periodo, gli affreschi vennero coperti da ridipinture anonime e rimasero nascosti fino ai giorni nostri. Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha messo in evidenza l’importanza della villa, sottolineando la stratificazione storica che la caratterizza, a partire dalle fondamenta romane su cui poggiano le ali dell’edificio cinquecentesco. Giuli ha affermato che il progetto di recupero avrà a disposizione le migliori idee e risorse.
Riapertura dei giardini e iniziative festive
In attesa del completo recupero della villa, sono previste riaperture mirate. Simona Baldassarre, assessora alla Cultura della Regione Lazio, ha annunciato che dal 15 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026 i giardini della villa saranno aperti al pubblico. Durante questo periodo, i visitatori potranno ammirare le luminarie natalizie, creando un’atmosfera festiva per celebrare le festività. Questa iniziativa rappresenta un primo passo verso la restituzione di Villa Silvestri Rivaldi alla comunità e il suo reinserimento nel tessuto culturale di Roma.
