Il Venezuela esclude Panama dal ruolo di mediatore nei colloqui con gli Stati Uniti

Egidio Luigi

Dicembre 9, 2025

Il ministro degli Interni del Venezuela, Diosdado Cabello, ha rifiutato l’invito di Panama a svolgere un ruolo di mediazione nelle crescenti tensioni tra il governo venezuelano e gli Stati Uniti. Durante una conferenza stampa trasmessa il 15 marzo 2025 dalla rete statale Venezolana de Televisión, Cabello ha espresso il suo disprezzo per l’offerta, sostenendo che Panama agisce unicamente in base alle direttive di Washington.

Le dichiarazioni di cabello

Il numero due dell’amministrazione del presidente Nicolás Maduro ha dichiarato: “Non c’è un governo lì, fanno quello che dicono gli Usa“. Queste parole sottolineano la percezione di Cabello riguardo all’influenza statunitense sulle politiche panamensi, suggerendo che il governo di Panama, guidato dal presidente José Raúl Mulino, non sia autonomo nelle sue decisioni.

Le accuse verso panama

Cabello ha anche messo in evidenza come Panama sia percepito come un alleato dell’opposizione venezuelana, un’accusa che riflette le tensioni politiche esistenti tra i due Paesi. È importante notare che il ministro degli Interni è attualmente oggetto di una ricompensa di 15 milioni di dollari offerta dagli Stati Uniti, un ulteriore elemento che complica le relazioni tra Caracas e Washington.

Le sfide diplomatiche del venezuela

Questa situazione evidenzia le sfide diplomatiche che il Venezuela sta affrontando, in un contesto di crescente isolamento internazionale e di pressioni economiche e politiche. La risposta di Cabello rappresenta una chiara opposizione a qualsiasi tentativo di mediazione esterna, rivelando le profonde divisioni che caratterizzano la politica venezuelana e le sue relazioni con i Paesi vicini.

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