Dubbi su Oliver Sacks: accuse di embellimento nei suoi casi clinici

Egidio Luigi

Dicembre 9, 2025

Un recente articolo pubblicato sul New Yorker ha messo in discussione l’immagine di Oliver Sacks, il noto neurologo autore di opere come Risvegli e L’Uomo che Scambiò la Moglie per un Cappello. Secondo la rivista, Sacks avrebbe abbellito e talvolta modificato le storie cliniche dei suoi pazienti, proiettando su di essi le proprie esperienze e conflitti interiori.

La vita e la carriera di Oliver Sacks

Oliver Sacks, scomparso nel 2015 all’età di 85 anni, ha vissuto una vita caratterizzata dalla sua professione di medico e scrittore. Durante la sua carriera, ha saputo trasformare casi clinici in racconti umani, restituendo dignità a pazienti spesso emarginati nel campo della neurologia. Nel 2024, le sue carte personali sono state depositate presso la New York Public Library. Sulla base di questi documenti e di altre testimonianze, il New Yorker ha fornito una nuova prospettiva sul suo lavoro. La rivista sostiene che Sacks abbia talvolta drammatizzato o addirittura inventato dettagli delle storie che lo hanno reso famoso. Un esempio citato dallo stesso Sacks riguarda i gemelli autistici in L’Uomo che Scambiò la Moglie per un Cappello, dove la sua narrazione si distacca dalla realtà clinica.

Il legame tra Sacks e i suoi pazienti

Molti dei pazienti di Sacks si sono identificati nei suoi racconti e hanno mantenuto un legame affettivo con lui nel tempo. Un caso emblematico è quello di Mort Doran, un chirurgo affetto dalla sindrome di Tourette, il quale notò delle discrepanze nella descrizione del suo caso ma decise di non insistere, pensando che fosse una prassi comune tra gli scrittori. Tuttavia, come evidenziato dalla moglie di uno dei protagonisti di L’Uomo che Scambiò la Moglie per un Cappello, le interpretazioni di Sacks potevano discostarsi notevolmente dalla realtà clinica. La rivista riporta che Sacks stesso ha riconosciuto nei suoi diari di aver “commesso errori” e di aver provato un “severo e duraturo auto-rimprovero” per la rappresentazione dei suoi pazienti in Risvegli, un’opera che gli ha conferito notorietà e che è stata adattata per il cinema.

Il contributo di Sacks alla medicina e alla letteratura

La nuova analisi del New Yorker non intacca i meriti di Sacks, che ha rappresentato un ponte tra medicina e umanesimo, aiutando milioni di lettori a comprendere e rispettare persone affette da disturbi spesso stigmatizzati. Secondo la rivista, la vocazione letteraria di Sacks lo ha portato a romanzare la sua esperienza clinica, cercando di dare un significato alla propria storia personale. In una missiva al fratello Marcus, Sacks descrive L’Uomo che Scambiò la Moglie per un Cappello come un’opera “metà scienza e metà fiabe”, sottolineando il suo desiderio di affrontare i propri demoni interiori, quali la solitudine e la disperazione. Il settimanale suggerisce che i suoi pazienti fungessero da specchi, riflettendo le sue stesse lotte, specialmente durante gli anni in cui, a causa della pressione familiare, aveva negato la propria omosessualità.

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