Un uomo in lutto, padre di due bambini e scrittore, si trova ad affrontare il momento più complesso della sua esistenza, confrontandosi con una creatura che ha preso vita dalle sue stesse storie. Questo è il protagonista interpretato da Benedict Cumberbatch nel film “L’ombra del corvo“, un dramma psicologico con sfumature horror diretto da Dylan Southern, che arriverà nelle sale il 11 dicembre 2025, distribuito da Adler Entertainment. Il lungometraggio ha fatto il suo esordio al Sundance Film Festival ed è stato presentato alla Berlinale nella sezione non competitiva. La pellicola è ispirata al romanzo autobiografico di Max Porter, “Il dolore è una cosa con le piume“, pubblicato nel 2015 e tradotto in italiano da Guanda. Quest’opera è stata successivamente adattata in un monologo teatrale da Enda Walsh, con protagonista Cillian Murphy.
La narrazione e le emozioni del protagonista
Cumberbatch descrive la storia come intrisa di una forza viscerale e autentica, capace di coinvolgere profondamente lo spettatore. “La narrazione è densa e puoi percepirla in modo tangibile. L’elemento horror ti catapulta immediatamente nell’atmosfera inquietante in cui si trova il protagonista, travolto dal caos del lutto e dalla confusione della vita quotidiana”, ha dichiarato l’attore durante la presentazione al Sundance. Ha aggiunto che chiunque abbia vissuto un lutto, indipendentemente dal fatto di essere padre o marito, può riconoscere quelle emozioni complesse e quel dolore intenso. “Vivi un senso di dissociazione; tutto intorno a te appare surreale e inquietante in presenza di un’assenza così profonda. In questo film esploriamo questi temi attraverso una narrazione cinematografica che incorpora elementi di horror e mistero”, ha concluso.
Il personaggio e la sua lotta interiore
Nel racconto, Cumberbatch interpreta un autore di graphic novel, il cui nome non viene specificato, che si trova a fronteggiare la perdita improvvisa della moglie. I suoi due figli, Henry e Richard Boxall, esordiscono nel mondo del cinema con questo film. L’uomo si sforza di ricomporre i pezzi della sua vita e di adempiere al suo ruolo di padre, ma la situazione si complica ulteriormente quando un’oscura presenza, un grande Corvo parlante, emerge dalle sue stesse creazioni. Questo corvo, materializzato grazie al lavoro fisico di Eric Lampaert e alla voce di David Thewlis, inizia a tormentare il protagonista, dando forma alle sue paure, incertezze e sensi di colpa, rendendo il suo percorso di elaborazione del lutto ancora più difficile.
