Massimo Giletti ha subito un’aggressione mentre si trovava a Roma, precisamente in via del Corso, giovedì 20 marzo 2025. L’episodio si è verificato durante un tentativo di intervista a un ex membro dei servizi segreti, in merito al caso di Emanuela Orlandi. Le riprese, della durata di circa tre minuti e mezzo, saranno trasmesse questa sera in prima serata su Rai3, all’interno del programma “Lo Stato delle Cose”.
Dettagli sull’aggressione
L’ex esponente dei servizi segreti, descritto da Giletti come un individuo con un passato nella legione straniera e tra i paracadutisti, è stato ascoltato da Andrea De Priamo, presidente della commissione Orlandi. Giletti ha rivelato all’ANSA di essere intenzionato a indagare su una pista poco esplorata, che coinvolge lo zio di Emanuela, Mario Meneguzzi, nel rapimento della giovane. Durante l’intervista, Giletti ha iniziato a incalzare l’ex agente sulle ragioni per cui i servizi segreti avessero avvertito Meneguzzi riguardo al pedinamento da parte della polizia. A quel punto, l’uomo ha perso il controllo e lo ha colpito con un pugno.
Reazioni di Giletti
Il giornalista, che si definisce “alto e vaccinato”, ha dichiarato di non aver avuto paura e di aver continuato a fare domande. Tuttavia, ha sottolineato che nel filmato manca una parte in cui l’aggressore lo colpisce nuovamente, facendolo cadere in mezzo alla strada. Questo secondo colpo ha danneggiato anche il telefono di Giletti, che ha smesso di funzionare.
Possibilità di denuncia
Riguardo alla possibilità di sporgere denuncia, Giletti ha fatto riferimento a un commento di Minoli, affermando di essere un “giornalista di strada”. Ha spiegato che chi svolge questo tipo di lavoro è consapevole delle conseguenze che possono derivare da domande scomode. Ha ricordato un episodio del 1992-1993, quando Umberto Bossi lo colpì durante una sua inchiesta. Giletti ha concluso affermando che, in situazioni del genere, è meglio “prendere e incassare”, piuttosto che ricorrere a querela.
