Trasporti a Roma: bus e metro a rischio il 9, previsto sciopero generale il 12

Egidio Luigi

Dicembre 7, 2025

Il trasporto pubblico locale a Roma si trova in una situazione di incertezza a causa di una serie di scioperi programmati. Martedì 9 dicembre 2025, i dipendenti dell’Atac, l’azienda di trasporto pubblico della Capitale, incroceranno le braccia per 24 ore in un’azione indetta dal Sul, il sindacato unitario lavoratori. Questo sciopero avrà un impatto significativo sul servizio di trasporto pubblico, sebbene le fasce di garanzia rimarranno invariate, garantendo il servizio fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20.

Mobilitazione nel settore dell’igiene ambientale

Il giorno successivo, mercoledì 10 dicembre, un’altra mobilitazione interesserà il settore dell’Igiene ambientale. Le organizzazioni sindacali nazionali Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel hanno proclamato uno sciopero di 24 ore, mirato a sollecitare il rinnovo del contratto di lavoro. Questa protesta potrebbe influenzare la raccolta dei rifiuti, creando disagi per i cittadini.

Sciopero generale e impatti previsti

Infine, venerdì 12 dicembre, si svolgerà uno sciopero generale che coinvolgerà i settori pubblici e privati, inclusi quelli in appalto e strumentali. Questa mobilitazione è stata indetta dalla Cgil e si prevede che avrà un impatto su vari servizi. Per quanto riguarda il settore ferroviario, lo sciopero avrà inizio alle 00.01 e terminerà alle 21.00, mentre il personale delle ferrovie Rfi, che si occupa della manutenzione delle infrastrutture, effettuerà uno sciopero regionale di 8 ore, dalle 9.01 alle 17.00, in risposta a una proclamazione da parte di Osr Orsa Ferrovie/Slm-Fast-Confsal.

Richiesta di attenzione ai diritti dei lavoratori

Queste azioni sindacali rappresentano una chiara richiesta di attenzione alle condizioni di lavoro e ai diritti dei lavoratori in diversi settori, evidenziando la necessità di un dialogo costruttivo tra le parti coinvolte. La settimana prossima sarà caratterizzata da disagi significativi per i cittadini romani, che dovranno fare i conti con l’impatto di queste mobilitazioni su servizi essenziali.

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