Tokyo, il governo aggiorna le previsioni su un possibile terremoto di magnitudo 7.3

Egidio Luigi

Dicembre 7, 2025

Un recente studio, condotto dal governo giapponese, ha rivelato che un terremoto di magnitudo 7.3 nel centro dell’area metropolitana di Tokyo potrebbe causare fino a 18.000 vittime e generare danni economici stimati in 83.000 miliardi di yen, equivalenti a circa 458 miliardi di euro. Questa analisi, pubblicata nel 2025, fa parte di una simulazione volta a preparare la capitale giapponese per un possibile evento sismico nei prossimi trent’anni, evidenziando una minaccia persistente nonostante i miglioramenti infrastrutturali.

Valutazione dei rischi sismici a Tokyo

La nuova stima, sebbene meno allarmante rispetto a quella del 2015, che prevedeva 23.000 morti e perdite per 95.000 miliardi di yen, non raggiunge comunque l’obiettivo fissato dal governo di Tokyo di ridurre il numero di vittime della metà entro dieci anni. Il calo stimato è attribuito all’implementazione di misure strutturali più efficaci per prevenire crolli e incendi. Tuttavia, esperti e autorità avvertono che il rischio rimane elevato. Le proiezioni indicano una probabilità del 70% che un terremoto di questa magnitudo colpisca Tokyo o le aree circostanti entro il 2055. Le conseguenze sarebbero devastanti: si stima che circa 400.000 edifici potrebbero crollare e che 8,4 milioni di persone potrebbero trovarsi bloccate o impossibilitate a tornare a casa.

Morti indirette e misure di emergenza

In aggiunta alle vittime dirette, il rapporto sottolinea le morti “indirette” che potrebbero derivare da un deterioramento delle condizioni di salute nei centri di evacuazione o dalla mancanza di assistenza medica. Le stime variano tra 16.000 e 41.000 morti in queste circostanze. Il governo giapponese, consapevole della vulnerabilità del territorio ai disastri naturali, ha annunciato l’intenzione di aggiornare il piano nazionale di protezione civile. Questo aggiornamento sarà presentato a un comitato di esperti entro la fine dell’anno, con la consapevolezza che le previsioni potrebbero subire variazioni a causa della loro natura “in evoluzione”.

Impatto globale di un evento sismico a Tokyo

Sebbene l’evento ipotizzato sia di intensità inferiore rispetto al terremoto di magnitudo 9 che nel 2011 colpì il nordest del Giappone, causando uno tsunami e il disastro nucleare di Fukushima, le conseguenze di un sisma di questa portata a Tokyo avrebbero ripercussioni ben oltre i confini nazionali. La capitale giapponese, con la sua elevata densità demografica e il suo ruolo cruciale come centro amministrativo e commerciale, è particolarmente vulnerabile. La presenza di ministeri, aziende e infrastrutture critiche renderebbe la gestione di un’emergenza sismica estremamente complessa, richiedendo una risposta coordinata a livello globale.

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