Ieri, migliaia di sostenitori di María Corina Machado si sono riuniti in numerose città del mondo per partecipare a una mobilitazione internazionale a favore della leader dell’opposizione venezuelana, insignita del Premio Nobel per la Pace nel settembre 2025. L’ex deputata liberale vive attualmente in clandestinità, a causa delle minacce ricevute dal governo del presidente de facto del Venezuela, Nicolás Maduro.
La mobilitazione globale per María Corina Machado
La giornata di mobilitazione, parte della campagna globale intitolata “Il Nobel è nostro”, ha avuto l’obiettivo di evidenziare il riconoscimento internazionale di Machado e della lotta per la democrazia in Venezuela. Questo evento si è svolto a pochi giorni dalla cerimonia ufficiale che si terrà a Oslo. Diverse marce sono state segnalate in città di Spagna, Argentina, Norvegia e Perù, dimostrando un ampio supporto per la causa.
Cortei in tutto il mondo
Il Comando con Venezuela, l’organizzazione politica guidata da Machado, ha reso noto che cortei si sono svolti anche in Thailandia, Australia, Germania, Belgio, Paesi Bassi, Svizzera, Francia, Barbados, Italia, Regno Unito e Svezia. Questa mobilitazione internazionale ha messo in luce la solidarietà globale nei confronti del popolo venezuelano e della sua lotta per la libertà e i diritti umani.
Il messaggio di Machado
In un video condiviso sui social media, María Corina Machado ha esortato i suoi connazionali, sia all’interno che all’esterno del Paese, a scendere in piazza. Ha affermato che “Il Premio Nobel per la Pace è un riconoscimento della resistenza e della dignità di ogni venezuelano“, sottolineando l’importanza di mantenere viva la lotta per la democrazia e la giustizia sociale in Venezuela. La sua chiamata ha trovato eco tra i manifestanti, che hanno sfilato con determinazione per sostenere la sua causa e chiedere un cambiamento nel loro Paese.
