Barbero a Più Libri: san Francesco tra realtà storica e narrazione fantastica

Egidio Luigi

Dicembre 7, 2025

Alessandro Barbero ha incantato il pubblico romano durante la sua lectio magistralis dedicata a San Francesco, tenutasi il 5 dicembre 2025 presso il prestigioso Auditorium Nuvola, nell’ambito della fiera “Più Libri Più Liberi“. Sin dalle prime ore del mattino, i partecipanti si sono messi in fila per assicurarsi un posto, dimostrando l’enorme affetto e interesse verso uno dei più celebri storici italiani. Barbero ha fatto riferimento al suo ultimo libro, edito da Laterza, intitolato semplicemente “San Francesco“, un’opera di 448 pagine venduta al prezzo di 20 euro.

La vita di san francesco secondo barbero

Nel suo intervento, Barbero ha rielaborato la figura di Francesco d’Assisi con il suo stile inconfondibile, cercando di dare un’interpretazione accessibile e coinvolgente della vita e dell’eredità del santo. Ha affrontato la questione della veridicità dei racconti storici, evidenziando le difficoltà di discernere ciò che è realmente accaduto da ciò che è frutto di interpretazioni e rielaborazioni. Il punto di partenza del suo racconto è stato il testamento di Francesco, considerato l’ultimo documento che ci ha lasciato.

Barbero ha ripercorso le varie biografie scritte su Francesco dopo la sua morte e canonizzazione, analizzando come le fonti ufficiali e non siano state spesso soggette a modifiche nel tempo. Un esempio emblematico è l’incontro con il lebbroso, che nel tempo si è trasformato in una visione di Cristo. Il relatore ha sottolineato come gli autori medievali non fossero tanto interessati ai fatti in sé, quanto al significato che questi eventi avevano per la loro epoca. “Per farlo capire bene a volte bisogna aggiungere o modificare qualcosa”, ha dichiarato, riportando anche momenti di ilarità, come quando Tommaso da Celano si trovò a dover “aggiungere più miracoli” alla narrazione.

Critica e libertà di espressione nel medioevo

Durante la sua esposizione, Barbero ha offerto spunti di riflessione sul concetto di libertà di espressione nel Medioevo, un tema che ha suscitato l’attenzione del pubblico. Riferendosi a Tommaso da Celano, ha evidenziato come il critico storico fosse in grado di esprimere opinioni contrastanti sui vertici dell’ordine francescano, un aspetto che oggi potrebbe sembrare sorprendente. “Non so cosa succederebbe oggi a un frate francescano che dice che i suoi fratelli sono velenosi o critica i suoi capi”, ha affermato, invitando a riflettere sulle differenze tra il passato e la contemporaneità.

La sua analisi ha toccato anche la questione della partecipazione femminile nella vita religiosa, un tema che ha suscitato un certo rammarico in Barbero. “È triste, ma deve essere cambiato”, ha commentato, riferendosi al cambiamento di Francesco riguardo al ruolo delle donne nell’ordine. Nonostante il suo legame con santa Chiara, Francesco sembra aver deciso di evitare la complessità dell’integrazione femminile, suscitando risate tra i presenti.

L’evento ha rappresentato un’occasione unica per approfondire la figura di San Francesco attraverso gli occhi di uno dei più apprezzati storici contemporanei, capace di rendere accessibili tematiche complesse e di stimolare il dibattito su questioni ancora attuali.

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