Proteste a Più Libri: stand oscurati e Bella Ciao risuonano tra i partecipanti

Marianna Perrone

Dicembre 6, 2025

La controversia che ha caratterizzato l’edizione del 2025 di Più Libri Più Liberi ha raggiunto un punto culminante. Questo è avvenuto il 6 dicembre, quando un gruppo di editori, attivisti e cittadini si è riunito per cantare “Bella ciao” davanti allo stand di Passaggio al Bosco. In un giorno in cui era atteso l’incontro con il noto fumettista Zerocalcare, assente insieme al giornalista Massimo Giannini, numerose case editrici hanno deciso di esprimere la loro opposizione alla presenza del progetto toscano, accusato di pubblicare opere di estrema destra.

Le manifestazioni davanti allo stand

Alle ore 15, diversi rivenditori hanno coperto i propri libri o hanno limitato l’accesso ai loro spazi espositivi. Alcuni hanno utilizzato lenzuola o borse di tela per nascondere i titoli in vendita, mentre Il Manifesto ha scelto di esporre un ingrandimento de “La rivoluzione non russa”. Su alcuni banconi, manifesti recitavano: “Questo è ciò che è accaduto alla libertà di stampa e di pensiero quando i fascisti e i nazisti hanno messo in pratica la loro libertà di espressione. Vogliamo una Più Libri Più Liberi antifascista“. Editori Laterza ha esposto un cartello con una citazione di Primo Levi, sottolineando l’importanza della memoria storica.

Successivamente, i manifestanti si sono riuniti in uno dei corridoi del piano terra della Nuvola, dove hanno preso la parola in un clima di forte tensione. Un rappresentante di Momo Edizioni ha espresso il suo disappunto, affermando: “Aie ci deve rispondere. Se questo è il modo di andare avanti, si chiuda questa fiera, perché non serve più a niente”. La situazione si è intensificata quando Francesco Giubilei ha chiesto agli editori di esprimere la loro opinione su Stalin, provocando una risposta decisa: “Di Stalin nessuno fa apologia, del fascismo sì”. Dopo questo scambio, la folla ha marciato verso lo stand di Passaggio al Bosco, dove si era radunata una folla di acquirenti e curiosi.

La risposta di Passaggio al Bosco

Di fronte a Marco Scatarzi, responsabile della casa editrice al centro della polemica, i manifestanti hanno intonato “Bella ciao” e scandito slogan come “Ora e per sempre resistenza” e “Fuori i fascisti dalla fiera“. Mentre si preparava a riaprire al pubblico, Scatarzi ha rilasciato alcune dichiarazioni alle telecamere, affermando: “Rispondiamo col sorriso a ogni contestazione politica”. Quando gli è stato chiesto se la sua casa editrice avesse una connotazione politica, ha risposto: “Siamo una casa editrice con tantissimi autori e collaboratori di esperienze diverse e facciamo cultura“. Ha anche commentato il presunto incremento delle vendite, mostrando il numero ridotto di copie esposte.

Fabio Del Giudice, direttore di Più Libri Più Liberi, ha dichiarato che qualsiasi manifestazione nel rispetto della legalità è ben accolta. Ha riconosciuto l’importanza del dibattito emerso, sottolineando che le domande sollevate non riguardano solo l’attuale fiera, ma tutti coloro che organizzano eventi culturali. Del Giudice ha affermato che è fondamentale partire da un punto fermo condiviso: l’essere antifascisti.

Polemiche politiche e reazione della Regione

Nel frattempo, il segretario del Partito Democratico del Lazio ha denunciato un episodio controverso avvenuto durante la fiera. Secondo le indiscrezioni, una funzionaria di Lazio Innova avrebbe rimosso il libro “Io non voto Giorgia” di Giovanna Musilli dallo stand istituzionale. Questo atto, considerato inaccettabile dal segretario, ha sollevato interrogativi sulla libertà di espressione. La Regione ha già comunicato di essere impegnata a verificare la situazione, esprimendo preoccupazione per ogni potenziale violazione dell’articolo 21 della Costituzione. Hanno anche chiarito che si sarebbe trattato di un’iniziativa assunta a titolo personale.

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