In Iran, due persone arrestate per una maratona con donne non velate

Egidio Luigi

Dicembre 6, 2025

A Teheran, il 6 dicembre 2025, si è registrato un evento significativo che ha attirato l’attenzione delle autorità. La Corte rivoluzionaria dell’isola di Kish ha reso noto l’arresto di due figure chiave coinvolte nell’organizzazione di una maratona che si è svolta il giorno precedente. Questo evento ha visto la partecipazione di un numero considerevole di donne che hanno corso senza indossare il hijab, un gesto che ha sollevato preoccupazioni tra i funzionari iraniani.

Arresti dopo la maratona di Kish

La maratona, che ha avuto luogo il 5 dicembre 2025, ha attirato l’attenzione non solo per la sua partecipazione, ma anche per il messaggio di libertà che ha trasmesso. Le autorità locali hanno reagito prontamente, arrestando i due principali organizzatori dell’evento. Secondo quanto riportato dall’agenzia Mehr, uno degli arrestati è un funzionario dell’organizzazione statale della zona franca di Kish. Questo individuo subirà una sospensione dall’impiego in qualsiasi ente governativo, un chiaro segnale delle conseguenze per chi sfida le norme sociali e religiose del paese.

L’altro arrestato è un dipendente di una società privata, il quale sarà escluso da qualsiasi incarico legato alla gestione di eventi sportivi. Questa azione da parte delle autorità evidenzia la loro determinazione nel mantenere il controllo sulle manifestazioni pubbliche e nel garantire che le norme religiose siano rispettate.

Contesto e significato dell’evento

La maratona di Kish si inserisce in un contesto più ampio di tensioni sociali in Iran, dove le donne stanno sempre più cercando di affermare i propri diritti e libertà. La partecipazione di un alto numero di donne senza hijab rappresenta un gesto di sfida nei confronti delle rigide leggi sul velo imposte nel paese. Questo evento ha quindi assunto un significato simbolico, diventando un punto di riferimento per coloro che chiedono maggiore libertà e diritti civili.

Le autorità iraniane, tuttavia, hanno risposto con fermezza, dimostrando che qualsiasi tentativo di sfidare le norme religiose sarà affrontato con severità. Gli arresti dei due organizzatori sono stati interpretati come un avvertimento a chiunque desideri organizzare eventi simili in futuro. La Corte rivoluzionaria ha sottolineato che la sicurezza e l’ordine pubblico sono priorità assolute, e che le manifestazioni che non rispettano le leggi del paese non saranno tollerate.

Questa situazione ha acceso un dibattito tra attivisti e sostenitori dei diritti umani, che vedono in queste azioni una violazione della libertà di espressione e di associazione. La maratona di Kish potrebbe quindi rappresentare un momento cruciale nella lotta per i diritti delle donne in Iran, un tema che continua a suscitare interesse e preoccupazione a livello internazionale.

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