Gli Usa autorizzano la vendita di missili all’Italia per un valore di 301 milioni

Marianna Perrone

Dicembre 6, 2025

Il 7 aprile 2025, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha dato il via libera alla potenziale vendita di missili aria-terra a lungo raggio all’Italia, con un valore stimato di 301 milioni di dollari. Questa decisione è stata comunicata al Congresso dall’Agenzia per la cooperazione alla sicurezza della Difesa americana, evidenziando l’importanza della transazione per la sicurezza dell’alleato europeo.

Dettagli sulla vendita di missili

I missili in questione sono fabbricati dalla Lockheed Martin, una delle principali aziende operanti nel settore della difesa. Secondo le dichiarazioni ufficiali del Dipartimento di Stato, l’operazione è volta a sostenere gli obiettivi di politica estera e di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, contribuendo a rafforzare la sicurezza di un partner strategico della NATO. L’Italia, come sottolineato nel comunicato, è considerata una forza stabilizzante nel contesto politico e economico europeo.

Obiettivi della vendita

La vendita proposta non solo mira a migliorare la sicurezza dell’Italia, ma anche a potenziare le sue capacità di difesa contro le minacce attuali e future. I sistemi d’attacco avanzati che verrebbero forniti possono essere integrati sui caccia italiani, tra cui gli F-35, un aereo da combattimento di quinta generazione che rappresenta un elemento chiave nella moderna aviazione militare.

Impatto geopolitico

Questa iniziativa riflette l’impegno degli Stati Uniti nel mantenere e rafforzare le alleanze strategiche in Europa, specialmente in un periodo di crescente tensione geopolitica. La cooperazione tra le forze armate americane e italiane si prevede che si intensifichi, contribuendo a un ambiente di sicurezza più robusto e collaborativo nell’area euro-atlantica.

Reazioni alla notizia

La notizia della potenziale vendita di missili è stata accolta con attenzione sia dagli esperti di difesa che dai politici, i quali vedono in questa mossa un’opportunità per migliorare ulteriormente le capacità operative dell’Italia nel contesto della NATO e della sicurezza collettiva.

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