Francesca Albanese e le controversie legate al suo viaggio in Australia

Marianna Perrone

Dicembre 6, 2025

Video, dichiarazioni e viaggi: emergono legami tra la relatrice speciale dell’ONU per la Palestina, Francesca Albanese, e alcune organizzazioni non governative collegate a gruppi estremisti filo-Hamas. Questi collegamenti potrebbero compromettere la percezione di imparzialità del suo incarico presso le Nazioni Unite.

Inchiesta sul viaggio di Francesca Albanese

Nel novembre del 2023, il quotidiano “Il Giornale”, diretto da Tommaso Cerno, ha riportato un’inchiesta riguardante un viaggio di Albanese in Australia e Nuova Zelanda, il cui costo si aggirerebbe intorno ai 20mila dollari. La fonte di queste informazioni è un dossier redatto da UN Watch, un’organizzazione non governativa con sede a Ginevra, accreditata alle Nazioni Unite, che si occupa di monitorare le attività dell’ONU. Il rapporto, intitolato “Niente da nascondere”, sostiene che Francesca Albanese avrebbe omesso di rivelare finanziamenti ricevuti da lobby a sostegno di Hamas, con la complicità delle stesse Nazioni Unite.

Negazioni e misteri attorno al viaggio

La relatrice speciale ha negato tali accuse, affermando che il viaggio sarebbe stato finanziato dal Palazzo di Vetro. Tuttavia, “Il Giornale” ha evidenziato come Albanese non sia in grado di produrre ricevute a sostegno della sua affermazione. Inoltre, l’invito per la missione sarebbe stato esteso da associazioni pro-Pal che hanno lodato Yahya Sinwar, noto per il suo ruolo nelle stragi del 7 ottobre. La situazione rimane avvolta nel mistero. Riguardo al convegno con i membri di Hamas, Francesca Albanese ha dichiarato che l’evento era organizzato da un’ong palestinese a Gaza e che, partecipando da remoto, non era a conoscenza della presenza di esponenti di Hamas in sala.

Polemiche sul premio René Cassin

Nel frattempo, il premio René Cassin, conferito a Francesca Albanese dai Paesi Baschi per il suo impegno nella difesa del Diritto Internazionale Umanitario, ha suscitato polemiche tra le comunità ebraiche di Spagna e Francia. La controversia evidenzia le tensioni attuali riguardo alla questione palestinese e il ruolo delle istituzioni internazionali nel garantire un approccio equo e giusto.

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