Nella capitale tunisina, Tunisi, centinaia di cittadini si sono riuniti il 6 dicembre 2025 per manifestare contro il governo attuale, esprimendo il loro dissenso con lo slogan “l’opposizione non è un crimine”. La protesta è stata organizzata in risposta agli arresti recenti di tre membri dell’opposizione, accusati di “cospirazione” contro lo Stato.
Il contesto della manifestazione
La manifestazione ha preso piede in un clima di crescente **repressione** nei confronti dei critici del presidente Kais Saied. Negli ultimi mesi, decine di **attivisti** e **oppositori politici** sono stati perseguiti e incarcerati, spesso con accuse gravi, tra cui quelle legate al **terrorismo**. Queste azioni sono state facilitate da una **legge** introdotta dal presidente nel 2022, che mira a contrastare la “diffusione di notizie false”. Tale legge ha alimentato il clima di **paura** e ha limitato la **libertà di espressione** nel paese.
Durante la protesta, i manifestanti hanno esposto i **ritratti** di molti **attivisti** incarcerati, simbolizzando la loro lotta per la **libertà ** e i **diritti umani**. La folla, composta da cittadini di diverse **estrazioni sociali**, ha chiesto a gran voce il **rilascio** immediato di coloro che sono stati arrestati ingiustamente, sottolineando l’importanza del rispetto per i **diritti civili** in una **democrazia**.
Le reazioni e le conseguenze
Le **autorità tunisine** hanno reagito con cautela alla manifestazione, consapevoli del potenziale di **escalation** della **tensione sociale**. Tuttavia, la **repressione** del dissenso ha già portato a una crescente **insoddisfazione** tra la popolazione, che si sente sempre più oppressa. Gli **attivisti** e i **leader dell’opposizione** hanno dichiarato che continueranno a lottare per la **libertà ** e per i **diritti** dei cittadini, nonostante le **intimidazioni**.
Il clima politico in **Tunisia** rimane teso, con molti che temono che la situazione possa degenerare ulteriormente. Il **governo** ha promesso di garantire la **sicurezza**, ma molti cittadini vedono queste affermazioni come un modo per giustificare la **repressione** delle voci critiche. La manifestazione di oggi rappresenta solo uno dei tanti segnali di un **malcontento** crescente, che potrebbe avere ripercussioni significative nel futuro politico del paese.
Le **forze di sicurezza** hanno monitorato la situazione da vicino, ma non sono stati segnalati **incidenti violenti** durante la protesta. Tuttavia, rimane alta la **preoccupazione** per la **libertà di espressione** e il **diritto di manifestare**, elementi fondamentali in una **società democratica**.