Attacco a un asilo in Sudan: 50 vittime, tra cui 33 bambini innocenti

Egidio Luigi

Dicembre 6, 2025

Un attacco aereo condotto con droni ha devastato la città di Kalogi, situata nella regione del Kordofan in Sudan, il 15 maggio 2025. Secondo quanto riportato dalla BBC, l’incidente ha avuto un impatto tragico su un asilo nido, causando la morte di almeno 50 persone, di cui 33 erano bambini. Le Forze di Supporto Rapido (Rsf), un gruppo paramilitare coinvolto nel conflitto che affligge il Sudan, sono state accusate di essere responsabili di questo attacco da parte della Rete dei Medici Sudanesi, un’organizzazione medica locale, e dall’esercito sudanese.

Le accuse reciproche tra le forze in conflitto

In risposta alle accuse, le Rsf hanno puntato il dito contro l’esercito sudanese, affermando che quest’ultimo ha condotto un attacco con droni su un mercato venerdì, 16 maggio 2025, nella regione del Darfur. L’attacco ha colpito un deposito di carburante situato al valico di frontiera di Adre, vicino al Ciad. Questo scambio di accuse evidenzia la crescente tensione e la complessità della guerra civile sudanese, che ha già causato enormi sofferenze alla popolazione civile.

Il conflitto tra le Rsf e l’esercito sudanese è iniziato nel 2023 e ha visto un’escalation della violenza, con entrambe le parti accusate di violazioni dei diritti umani. La situazione umanitaria nel paese è critica, con milioni di persone sfollate e bisognose di assistenza. Le organizzazioni internazionali stanno cercando di monitorare la situazione e fornire aiuti, ma le condizioni di sicurezza rendono difficile l’accesso alle aree colpite.

Le conseguenze dell’attacco su Kalogi

L’attacco su Kalogi ha suscitato indignazione e preoccupazione a livello nazionale e internazionale. La morte di numerosi bambini in un asilo nido ha scosso l’opinione pubblica, portando a richieste di giustizia e responsabilità per le atrocità commesse durante il conflitto. Le autorità locali e le organizzazioni per i diritti umani stanno chiedendo un’indagine approfondita sull’incidente e sulle circostanze che hanno portato a questa tragedia.

Nel frattempo, la comunità internazionale si sta mobilitando per affrontare la crisi umanitaria in Sudan. Le agenzie di aiuto stanno cercando di fornire supporto ai sopravvissuti e alle famiglie delle vittime, mentre si cerca di stabilire un dialogo tra le parti in conflitto per porre fine alla violenza e promuovere una soluzione pacifica. La speranza è che eventi come quello di Kalogi possano servire da catalizzatore per una maggiore attenzione e azione da parte della comunità globale verso la crisi in Sudan.

×