Ieri sera, il 15 dicembre 2025, il Coliseo di Buenos Aires ha ospitato un evento straordinario che ha segnato il ritorno del Maestro Giovanni Allevi dopo mesi di assenza dal palcoscenico a causa di una malattia. Con il teatro gremito di fan, Allevi ha condiviso il suo messaggio di resilienza: “Forse sapete cosa ho passato in questi ultimi mesi. Ho ancora i segni sul corpo. La battaglia non è vinta, ma sono qui per celebrare con voi la gioia di vivere”. La sua esibizione ha suscitato un’ovazione calorosa da parte del pubblico presente.
Un repertorio toccante e significativo
Durante la serata, il Maestro ha eseguito una selezione di brani che evidenziano la sua profonda sensibilità artistica. Tra i pezzi proposti ci sono stati ‘Tomorrow’, ‘Future’ e ‘Come sei veramente’. Ogni esecuzione è stata accompagnata da brevi presentazioni, in cui Allevi ha condiviso illuminazioni, aneddoti e riflessioni filosofiche, il tutto condito da un tocco di ironia e sensibilità . La sua capacità di connettersi emotivamente con il pubblico ha reso l’esperienza ancora più memorabile.
Un incontro di significato diplomatico
L’evento, organizzato dal Consolato Generale di Buenos Aires sotto la direzione di Carmelo Barbera, ha rappresentato anche un’importante occasione di incontro tra il nuovo Ambasciatore d’Italia in Argentina, Fabrizio Nicoletti, e la comunità locale. Durante la serata, Nicoletti ha consegnato alcune Onorificenze dell’Ordine della Stella d’Italia e della Stella al Merito del Lavoro, sottolineando l’importanza dei legami tra i due Paesi.
Nel suo discorso, l’Ambasciatore ha enfatizzato il forte rapporto di amicizia e fratellanza che unisce l’Argentina e l’Italia. Ha inoltre delineato le prospettive di collaborazione futura, che spaziano dalla cultura all’alta tecnologia, fino ad arrivare a settori come la giustizia e l’esplorazione spaziale. Questo incontro ha rappresentato un passo significativo verso il rafforzamento delle relazioni bilaterali e la promozione di iniziative comuni.
L’evento ha così concluso l’anno in bellezza, celebrando non solo il ritorno di un artista amato, ma anche i legami culturali e diplomatici tra Italia e Argentina.
