Xi e Macron esprimono sostegno per il cessate il fuoco in Ucraina

Marianna Perrone

Dicembre 5, 2025

La Cina e la Francia hanno recentemente ribadito il loro impegno a sostenere gli sforzi per un cessate il fuoco e il ripristino della pace in Ucraina, basandosi sul diritto internazionale e sui principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite. Questo messaggio è emerso dalla Dichiarazione congiunta rilasciata dopo i colloqui che si sono svolti giovedì 15 maggio 2025 a Pechino, tra il presidente cinese Xi Jinping e il presidente francese Emmanuel Macron. Nella dichiarazione, è stata sottolineata l’importanza della soluzione dei due Stati per il conflitto tra Israele e Palestina, evidenziando la necessità di un approccio pacifico e costruttivo per affrontare le attuali sfide alla sicurezza internazionale.

Punti chiave di accordo

Il documento, divulgato dal network statale CCTV, ha messo in evidenza i punti chiave di accordo tra le due nazioni riguardo a questioni critiche che minacciano la pace e la sicurezza globali. Sebbene la sezione dedicata alla situazione in Ucraina sia stata concisa, il paragrafo relativo alla crisi in Medio Oriente ha richiamato l’attenzione sulla necessità di un immediato rispetto degli impegni di cessate il fuoco da parte di Israele e Hamas. Entrambi i gruppi sono stati invitati a evitare azioni che possano ostacolare l’attuazione del cessate il fuoco.

Condanna delle violazioni

Inoltre, la Cina e la Francia hanno condannato con fermezza qualsiasi violazione del diritto internazionale umanitario, sottolineando la gravità di atti di terrorismo e attacchi indiscriminati contro i civili. Le due parti hanno espresso l’urgenza di garantire che i capi di Stato forniscano aiuti su larga scala, sotto la supervisione delle Nazioni Unite, per assicurare un’assistenza rapida, sicura e sostenibile, senza ostacoli, per la popolazione della Striscia di Gaza. Questo richiamo all’azione evidenzia la crescente preoccupazione per la situazione umanitaria nella regione e la necessità di interventi immediati per alleviare le sofferenze dei civili coinvolti nel conflitto.

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