La messicana Bosch chiarisce: ‘La mia vittoria a Miss Universo non è dovuta a favoritismi’

Marianna Perrone

Dicembre 5, 2025

Due settimane dopo la vittoria al concorso di Miss Universo tenutosi in Thailandia, la modella messicana Fátima Bosch ha risposto alle accuse di favoritismo che le sono state rivolte da un ex giudice e da diversi utenti sui social media. In un’intervista rilasciata a CNN, la vincitrice ha sostenuto di aver conquistato il titolo grazie ai propri meriti e al duro lavoro.

Risposta alle accuse di favoritismo

Bosch ha affermato: “Ci sono molte cose che si possono dire, ma c’è una sola verità”, in risposta alle insinuazioni riguardanti l’influenza di suo padre, Bernardo Bosch, ingegnere industriale, sulla sua vittoria. Le sue dichiarazioni sono arrivate in un momento in cui le polemiche si intensificavano, alimentate dalle affermazioni di Omar Harfouch, pianista franco-libanese ed ex giudice del concorso, il quale ha etichettato Bosch come una “falsa vincitrice” sui social media.

Le dichiarazioni di Harfouch

Harfouch ha dichiarato che il presidente di Miss Universo, Raúl Rocha, gli avrebbe chiesto di votare per Bosch, insinuando che ci fossero “rapporti d’affari” tra Rocha e il padre della concorrente. Tuttavia, Harfouch non ha fornito alcuna prova a sostegno delle sue affermazioni, che sono rapidamente diventate virali, suscitando un acceso dibattito online.

La reazione di Raúl Rocha

Da parte sua, Rocha ha respinto fermamente le accuse, definendole false e affermando che chi critica sta cercando di “disinformare, confondere e manipolare” l’opinione pubblica. La situazione ha sollevato interrogativi sull’integrità del concorso e sulla trasparenza delle procedure di voto, in un contesto in cui le polemiche sembrano non avere fine.

Il dibattito su etica e meritocrazia

La questione di favoritismo e le relative polemiche non sono nuove nel mondo dei concorsi di bellezza, ma il caso di Fátima Bosch ha attirato particolare attenzione, sia per la notorietà del concorso che per le circostanze che circondano la sua vittoria. La messicana continua a difendere il suo titolo, mentre il dibattito su etica e meritocrazia nel mondo della bellezza rimane acceso.

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