Ucraina, annullato l’incontro con Witkoff e Kushner: Zelensky annuncia un nuovo summit a Washington, Von der Leyen celebra il blocco del gas russo come un momento storico per l’Ue.

Egidio Luigi

Dicembre 4, 2025

Giovedì 4 dicembre 2025, la situazione in Ucraina continua a evolversi con eventi significativi che coinvolgono i leader mondiali. La guerra, giunta al giorno 1.380, ha visto l’annullamento di un incontro programmato a Bruxelles tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e gli inviati statunitensi Steve Witkoff e Jared Kushner. La ragione ufficiale per cui il tavolo di discussione non avrà luogo non è stata comunicata, ma si è appreso che gli inviati faranno ritorno a Washington. Zelensky ha dichiarato che nuovi colloqui sono in fase di organizzazione nella capitale statunitense.

Il Cremlino ha confermato che Witkoff e Kushner avevano “promesso” di volare direttamente a Washington dopo i colloqui con il presidente russo Vladimir Putin. Questo sviluppo ha sollevato interrogativi sulla natura delle negoziazioni e sull’impatto che avranno sulle relazioni internazionali.

Nel contesto europeo, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato che l’accordo raggiunto tra il Consiglio dell’Unione Europea e il Parlamento Europeo per eliminare gradualmente le importazioni di gas naturale russo rappresenta “una giornata storica”. Questo passo è visto come un tentativo di ridurre la dipendenza energetica dall’Russia, in un momento in cui le tensioni geopolitiche sono elevate.

La premier italiana Giorgia Meloni ha rilasciato dichiarazioni in merito agli aiuti militari a Kiev, affermando che entro la fine dell’anno verrà emesso un decreto per prorogare tali sostegni. Meloni ha sottolineato l’impegno dell’Italia nel sostenere l’Ucraina nella sua difesa, affermando: “Lavoriamo per la pace, ma finché ci sarà guerra faremo tutto il possibile per aiutare l’Ucraina”.

Il piano di pace di Trump e quello dell’unione europea

Il confronto tra il piano di pace proposto dall’ex presidente statunitense Donald Trump e quello delineato dall’Unione Europea sta suscitando un notevole interesse. Le due strategie presentano approcci differenti alla risoluzione del conflitto in Ucraina. Trump ha suggerito un piano che prevede un dialogo diretto tra le parti coinvolte, con l’obiettivo di giungere a un accordo che possa soddisfare sia le esigenze di sicurezza dell’Ucraina sia quelle della Russia.

D’altra parte, l’Unione Europea ha adottato un approccio più strutturato, mirato a stabilire un quadro normativo che promuova la pace e la stabilità nella regione. Questo include misure economiche e sanzioni mirate contro la Russia, al fine di esercitare pressione affinché Mosca riveda le sue posizioni.

Entrambi i piani, sebbene diversi nei metodi, condividono l’obiettivo finale di porre fine al conflitto e garantire la sicurezza in Europa. Tuttavia, le divergenze nei dettagli e nelle modalità di attuazione potrebbero influenzare la loro efficacia e la possibilità di un accordo duraturo.

In questo contesto complesso, la comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi futuri, consapevole che ogni decisione presa dai leader mondiali avrà ripercussioni significative non solo per l’Ucraina, ma per l’intero panorama geopolitico globale.

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