ROMA, 4 dicembre 2025, 11:53 – Nella redazione dell’ANSA si registra un’importante comunicazione da parte di Orecchio Acerbo, che ha deciso di ritirarsi dall’Associazione Italiana Editori (AIE) a causa di divergenze fondamentali con le scelte dell’organizzazione. La decisione è stata presa “in assoluto e totale disaccordo” con l’accoglienza dell’editore Passaggio al Bosco tra gli espositori della fiera “Più Libri Più Liberi”.
Lettera di disappunto
Nella lettera indirizzata a Fabio Del Giudice, Fausta Orecchio ha espresso il proprio disappunto per il catalogo di Passaggio al Bosco, considerato un’esaltazione di valori e concetti in netto contrasto con quelli sanciti dalla Costituzione antifascista italiana. La lettera chiarisce che, sebbene la decisione di abbandonare l’AIE sia stata presa con rammarico, è stata ritenuta necessaria dopo aver ascoltato le argomentazioni del presidente Cipolletta, che sono state definite “davvero risibili”. Orecchio sottolinea che l’AIE non ha il compito di decidere chi debba essere accolto o escluso, ma la scelta di includere un editore con tali posizioni è stata considerata inaccettabile.
Importanza dei principi fondamentali
Fausta Orecchio, con il suo gesto, mette in evidenza l’importanza di mantenere i principi fondamentali che guidano l’editoria e la cultura in Italia. La questione sollevata pone interrogativi sulla direzione che sta prendendo il settore editoriale e sull’importanza di difendere i valori democratici e antifascisti che sono alla base della nostra società.
Scelte editoriali e responsabilità sociale
La lettera, che ha già suscitato reazioni nel mondo dell’editoria, evidenzia come le scelte editoriali non siano solo questioni commerciali, ma riflettano anche posizioni etiche e culturali. In un periodo storico in cui il dibattito sulle libertà civili e sui diritti fondamentali è più che mai attuale, la posizione di Orecchio Acerbo si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso la responsabilità sociale degli editori e dei contenuti che promuovono.
Ripercussioni nel settore editoriale
La vicenda continua a svilupparsi, mentre il settore editoriale osserva da vicino le ripercussioni di questa decisione e le possibili reazioni da parte dell’AIE e degli altri membri.
