La coltivazione del papavero da oppio in Myanmar ha raggiunto il livello più elevato degli ultimi dieci anni, con un incremento del 17% rispetto all’anno precedente. Questo paese, attualmente in preda a un conflitto armato, si è affermato come la principale fonte mondiale di oppio illecito, mentre la produzione in Afghanistan continua a diminuire.
L’agenzia Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (Unodc) ha pubblicato un rapporto che evidenzia come la superficie dedicata alla coltivazione del papavero sia aumentata a 53.100 ettari, rispetto ai 45.200 ettari del 2024. La situazione attuale è il risultato di un contesto difficile, aggravato dalla presa di potere dell’esercito nel 2021 e dalla crescente necessità di sussistenza degli agricoltori.
Impatto del conflitto sulla produzione di oppio
La guerra in corso ha spinto molti agricoltori a rivolgersi alla coltivazione del papavero, attratti dalla possibilità di generare reddito in un contesto di crisi. La necessità di sopravvivere, unita all’aumento dei prezzi dell’oppio, ha reso questa coltivazione un’opzione sempre più allettante per le comunità locali. Il prezzo dell’oppio è raddoppiato negli ultimi anni, passando da circa 160 dollari al chilogrammo nel 2019 a 365 dollari al chilogrammo nel 2025. Questo aumento dei prezzi è avvenuto in un periodo di deterioramento delle condizioni sociali ed economiche, spingendo ulteriormente gli agricoltori a scegliere il papavero come coltura principale.
Le conseguenze di questa scelta non si limitano solo all’economia locale. L’Unodc ha messo in guardia sul fatto che la crescente domanda globale di oppiacei, in particolare dal Sud-est asiatico, è una risposta diretta alla carenza di forniture di eroina dall’Afghanistan. Questa tendenza, secondo l’agenzia, è destinata a proseguire, alimentando ulteriormente il ciclo di povertà e dipendenza dalla coltivazione illecita.
Le prospettive future per gli agricoltori
Secondo l’Unodc, la situazione attuale richiede un intervento urgente per creare opportunità di sussistenza alternative per gli agricoltori. Senza misure efficaci, il ciclo di povertà e la dipendenza dalla coltivazione del papavero da oppio sono destinati a peggiorare. L’agenzia ha sottolineato l’importanza di sviluppare strategie sostenibili che possano fornire agli agricoltori mezzi di sostentamento legittimi, evitando così di perpetuare il problema della produzione di oppio.
In sintesi, la coltivazione del papavero da oppio in Myanmar rappresenta un fenomeno complesso, influenzato da fattori economici e sociali. Con l’aumento della produzione e il raddoppio dei prezzi, è fondamentale affrontare le cause alla radice per interrompere questo ciclo di povertà e dipendenza, garantendo un futuro migliore per le comunità colpite.
