Non si è registrato un attimo di tranquillità davanti allo stand di Passaggio al bosco durante la fiera Più Libri Più Liberi, svoltasi a Roma il 5 dicembre 2025. Il continuo movimento di persone di fronte al banchetto dell’editore, criticato per la presenza di testi di estrema destra nel suo catalogo, ha caratterizzato il primo giorno dell’ultima edizione della manifestazione sotto la direzione di Chiara Valerio. La Valerio ha ribadito di non condividere gli ideali della casa editrice, sottolineando però di non avere “paura dei libri”. Il bilancio provvisorio indica un editore in meno all’interno dell’Associazione Italiana Editori (Aie), Orecchio Acerbo, alcuni autori che hanno scelto di disertare l’evento, tra cui Zerocalcare, e una scarsa attenzione verso il resto della fiera.
Attenzione sulla casa editrice
Sin dalle prime ore del mattino, quando le porte della Nuvola di Fuksas si sono aperte accogliendo migliaia di studenti, gran parte dell’attenzione di giornalisti, acquirenti e curiosi si è concentrata sulla casa editrice. “Faremo un comunicato al termine della fiera, non vogliamo alimentare le polemiche”, hanno dichiarato i rappresentanti dello stand, mostrando una certa tensione che ha contraddistinto l’intera giornata. Sono stati effettuati controlli intensificati da parte delle guardie giurate e di personale collegato all’editore. Poco dopo, alcune studentesse del collettivo Artemisia del liceo Caravaggio di Roma hanno provocato il venditore chiedendo: “Sei d’accordo con questo libro?”. La risposta è stata: “Questo non l’ho letto”.
Commenti e reazioni
Diversi visitatori, invece, hanno optato per l’acquisto di un volume, in alcuni casi scattandosi anche fotografie accanto al banchetto. Tra i passanti, il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, ha commentato: “Questa polemica gli ha fatto pubblicità” e ha aggiunto che “anche sul fronte sinistro c’è una fiorente editoria”. Poco più avanti, ha debuttato in fiera anche Lotta Comunista, ma nessun rappresentante ha voluto rilasciare dichiarazioni. Cristiano Armati di Red Star Press, un’altra casa editrice di sinistra, ha affermato che “il corpo estraneo sono quelli di Passaggio al bosco”.
Posizioni contro la censura
All’evento inaugurale, il presidente dell’Aie, Innocenzo Cipolletta, ha ribadito la posizione contro ogni forma di censura. La presidente di Più Libri, Annamaria Malato, ha ricordato che “questa fiera è profondamente antifascista”. Durante il dibattito, Christian Raimo ha espresso preoccupazioni, affermando che “concedere oggi un metro a un nazista vuol dire che tra tre anni avrà 5, 10 metri”. Cipolletta ha risposto che “condividiamo alcune tue preoccupazioni, ci penseremo”. Luciano Canfora, intervistato telefonicamente dall’ANSA, ha dichiarato che l’Aie ha preso la decisione giusta, affermando che “non siamo tornati alla controriforma che aveva l’elenco dei libri proibiti”.
Proteste e dichiarazioni
In merito all’assenza di Zerocalcare, Canfora ha aggiunto che “avrà avuto da fare altrove” e ha commentato che “l’antifascismo da salotto fa ridere”. Nel frattempo, Orecchio Acerbo, specializzata in libri per ragazzi, ha annunciato la sua uscita dall’Aie in segno di protesta. Paolo Cesari, responsabile dell’ufficio stampa e traduttore per la casa editrice, ha dichiarato: “È inconcepibile che l’Aie abbia accettato una dichiarazione formale in cui Passaggio al bosco promette di rispettare i valori della Costituzione. Poi leggi i titoli e resti basito”.
Interventi dal mondo politico
Tra le varie attività, è intervenuto anche il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, che ha affermato: “Si può giudicare nel peggiore dei modi o inaccettabile il punto di vista di un editore, però la risposta più giusta è non censurare e non assentarsi dal dibattito pubblico”, per non “rinunciare alla battaglia”. Massimiliano Smeriglio, assessore alla Cultura di Roma Capitale, che aveva disertato l’inaugurazione per protesta, ha espresso la sua opinione in un convegno pomeridiano, ponendo la questione di quale metro utilizzare se “Hamas avesse fatto una proposta per accedere a uno spazio” a Più Libri Più Liberi, suggerendo che sia necessario “definire un limite”. Anche il suo omologo del Comune di Milano, Tommaso Sacchi, ha sottolineato l’importanza di stabilire confini, affermando che per lui essi sono determinati dalla Carta Costituzionale, che vieta l’apologia del fascismo.
