Gaza, Netanyahu annuncia: “Hamas ha infranto il cessate il fuoco, reagiremo”

Marianna Perrone

Dicembre 4, 2025

Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha accusato il gruppo terroristico Hamas di aver “violato il cessate il fuoco”, promettendo una risposta adeguata. Questo annuncio è avvenuto mentre l’ufficio del premier ha comunicato che i “reperti” umani consegnati lunedì da Hamas a Israele per l’analisi non appartengono a nessuno dei due ostaggi ancora in Gaza. Le famiglie degli ostaggi sono state informate della situazione. Rimangono ancora da restituire i corpi dell’israeliano Ran Gvili e del thailandese Sudthisak Rinthalak. L’ufficio di Netanyahu ha ribadito che gli sforzi per riportarli a casa continueranno fino a garantirne una sepoltura dignitosa in patria.

Nel frattempo, il Papa, durante la sua visita in Libano, ha lanciato un appello affinché Hezbollah e le altre fazioni coinvolte “fermino la violenza e lascino le armi per aprire il tavolo del dialogo”. Questo invito si inserisce in un contesto di crescente tensione nella regione. Inoltre, Netanyahu ha avuto un colloquio con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in cui entrambi i leader hanno sottolineato l’importanza di disarmare Hamas e smilitarizzare la Striscia di Gaza, oltre a discutere l’ampliamento degli accordi di pace.

Attentato a Gush Etzion e intervento dell’esercito

Un attentato ha colpito Gush Etzion, un’area situata a sud di Gerusalemme, suscitando preoccupazione tra le autorità israeliane. L’esercito è intervenuto prontamente nella zona per gestire la situazione e garantire la sicurezza dei cittadini. Le forze di sicurezza israeliane hanno avviato un’indagine approfondita per chiarire le circostanze dell’attacco e identificare i responsabili.

L’attenzione delle forze dell’ordine è rivolta non solo alla sicurezza immediata, ma anche alla prevenzione di ulteriori attacchi. Le autorità stanno monitorando attentamente le attività delle fazioni militanti nella regione, con l’obiettivo di mantenere la stabilità e proteggere la popolazione civile. Questo evento ha riacceso il dibattito sulla sicurezza in Israele e sulla necessità di strategie più efficaci per prevenire atti di violenza.

Il governo israeliano ha espresso la sua determinazione a combattere il terrorismo e a garantire la sicurezza dei suoi cittadini. Le operazioni militari in corso sono parte di un piano più ampio per affrontare le minacce alla sicurezza nazionale. L’attenzione rimane alta, con l’esercito israeliano pronto a intervenire in caso di ulteriori escalation.

Con la situazione in continua evoluzione, i cittadini di Israele seguono con apprensione gli sviluppi. Le autorità locali e nazionali stanno lavorando per garantire che la pace e la sicurezza siano ripristinate, mentre il dialogo internazionale continua a cercare soluzioni durature per la regione.

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