Il 4 dicembre 2025, il Parlamento del Cile ha approvato in via definitiva una legge storica che vieta l’uso dei telefoni cellulari all’interno delle scuole in tutto il Paese. Questa decisione, che entrerĆ in vigore a partire dal 2026, ĆØ stata ratificata dalla Camera dei Deputati, che ha accolto le modifiche proposte dal Senato. Ora, il presidente Gabriel Boric ĆØ chiamato a promulgare il provvedimento, secondo quanto riportato da Infobae.
Dettagli della nuova normativa
Il ministro dell’Istruzione cileno, NicolĆ”s Cataldo, ha dichiarato che il nuovo provvedimento mira a garantire un ambiente di apprendimento più produttivo. “Abbiamo approvato la legge che proibisce l’uso dei cellulari“, ha affermato, sottolineando che il divieto si applicherĆ a tutte le istituzioni scolastiche, con eccezioni solo in casi di emergenza o per motivi legati alla salute degli studenti. Questo approccio ĆØ stato pensato per limitare le distrazioni durante le lezioni e migliorare la concentrazione degli alunni.
Le autoritĆ educative ritengono che il divieto contribuirĆ a creare un clima di maggiore interazione e convivenza tra gli studenti, riducendo le interruzioni causate dai dispositivi elettronici. Un progetto pilota realizzato in una scuola di Santiago ha giĆ mostrato risultati positivi, evidenziando un aumento della partecipazione e del benessere degli studenti.
Motivazioni e obiettivi della legge
Secondo i dati forniti dai test PISA del 2023, oltre il 50% degli studenti cileni ha dichiarato di essere frequentemente distratto da dispositivi digitali durante le lezioni. Il ministro Cataldo ha descritto la nuova legge come un “cambiamento culturale necessario“, volto a promuovere una socializzazione più efficace e un processo di apprendimento più fluido in un contesto sempre più caratterizzato da una connessione digitale costante.
Le autoritĆ scolastiche sperano che, limitando l’accesso ai cellulari, gli studenti possano sviluppare abilitĆ di concentrazione più forti e migliorare le loro performance accademiche. La legge, quindi, non si limita a un semplice divieto, ma rappresenta un passo significativo verso un approccio educativo più integrato e consapevole, in grado di affrontare le sfide della societĆ moderna.
L’adozione di questa legge segna un momento cruciale per il sistema educativo cileno, che si trova ad affrontare la necessitĆ di adattarsi a un mondo sempre più digitalizzato, cercando di mantenere un equilibrio tra tecnologia e apprendimento tradizionale. Le istituzioni scolastiche si preparano ora a implementare le nuove misure e a monitorare il loro impatto nel lungo termine.
